La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

22/02/2011

Il post dal letto

Filed under: accrocchi,giocattoli,gioia insensata,gnente,informatica,tecnologia — Oscaruzzo @ 01:23

Ok, alla fine ho ceduto anche io al lato (quasi) oscuro e mi sono comprato un telefono Android.  E in virtù di questo, gli sfortunati lettori di questo semi-abbandonato blog si beccano un inutile post scritto comodamente (si fa per dire, voglio una tastiera) sotto le coltri. Lo so, la tradizione imporrebbe un post dal cesso, ma così è più pratico 😉
E ora buonanotte…

02/12/2009

Pirati!

Ho trovato questo video su youtube, e mi ha fatto tornare ai tempi intorno al 1990, quando non c’era Internet e i floppy da 3 pollici e mezzo erano il meglio che ci fosse.

Allora come oggi la pirateria informatica era il modo con cui i disgraziati poveracci ragazzotti adolescenti senza introiti riuscivano ogni tanto a giocare a qualcosa su macchine che oggi non useremmo nemmeno come calcolatrici. Ora, io so benissimo che molta gente non ha mai vissuto in un mondo senza Internet, senza peer to peer, senza torrent, senza DVD, senza chiavette da svariati giga. E allora, a beneficio di costoro, come funzionava all’epoca la pirateria?

Beh, era un casino, ma c’erano diversi canali. C’era il negozio “di fiducia” che tirava fuori da sotto il bancone un porta-floppy, e per sole cinquemila lire a floppy ti faceva sul momento una copia dei giochi che volevi. Negozi che tipicamente vendevano tutt’altro che videogiochi (anche perche` praticamente non esisteva un vero mercato dei videogiochi), e che di ogni gioco che usciva ordinavano ai distributori esattamente una copia (e chissà come mai).

E poi c’erano gli spacciatori semi professionisti. Quelli che per cinquantamila lire al mese ti facevano un “abbonamento”. Ce n’era uno nella scuola in cui mi sono diplomato. Ogni mese arrivava con una scatola di cartone contenente 50 floppy, con etichette scritte e riscritte e cancellate e riscritte. Io avevo fatto “l’abbonamento” con altri due compagni di classe, altrimenti sarebbe stato troppo costoso. Mi portavo a casa la scatola e in un pomeriggio provavo tutti i floppy: tipicamente su cinquanta floppy ci stavano circa una trentina di giochi, i più dei quali assolutamente sconosciuti ed orrendi. Effettuavo una rapida selezione, aiutato da fide riviste infarcite di recensioni e opinioni, e partivo a copiare floppy in triplice copia. Tutto questo andava ovviamente bene quando i floppy funzionavano. Ma i floppy sono un ricordo sufficientemente recente e penso che tutti sappiate che i floppy spesso non funzionavano affatto (a tradimento, di solito: specialmente quando erano pieni di roba importante).

E infine c’erano i pirati professionisti, quelli che miracolosamente procuravano giochi ancora non pubblicati, che ottenevi scrivendo (come nel video) al fermo posta bla bla bla, che costavano un occhio della testa, ma che potevano servire a mettere su un piccolo giro di spaccio, come presumo facesse il nostro fornitore di fiducia.

Altri tempi. Devo che non mi mancano i floppy inaffidabili e lenti. Non mi manca non avere i soldi per comprarmi nemmeno un videogioco ogni tanto. Non mi manca nemmeno il pirata/spacciatore odioso e presuntuoso che sapeva di tenerci in pugno quasi come dei mezzi drogati. Né mi manca la sensazione di fare qualcosa di illegale, che francamente non mi è mai piaciuta.

Mi manca invece tutto sommato la sensazione di essere un pioniere. Mi manca il senso di meraviglia nello scoprire in tutta quella fogna ogni tanto autentiche perle. E mi manca il fatto di sapere che quel che stavo giocando stava influenzando in modo significativo il mio gusto, il mio modo di ragionare, il mio carattere, e che anche dopo quindici o venti anni ci avrei ripensato con affetto.

26/05/2009

Digitale terrestre

Filed under: disappunto,spettacolo,tecnologia — Oscaruzzo @ 19:44

A parte che “digitale” non è una parola italiana (si dice “numerico”, visto che “digital” deriva da “digit” che sta appunto per “numero” e non da “digitus” che sta per “dito”), devo dire che il digitale terrestre ha i suoi vantaggi.

Accendere la televisione (dopo averla ignorata per qualche mese) e trovare che sono sparite Rai Due (fascisti) e Rete4 (servitori e leccaculi) è una bella soddisfazione.

Attendo con ansia la scomparsa degli altri canali.

25/03/2009

Arte o tecnologia?

Filed under: arte,tecnologia — Oscaruzzo @ 21:26

Ecco cosa si può fare con dei bravi ballerini, un po’ di videoproiettori, qualche laser, qualche sensore di posizione, un ambiente come Processing e tanta creatività.

27/02/2009

Sugli avatar

Filed under: informatica,tecnologia — Oscaruzzo @ 17:01

Una nota tecnica a proposito degli avatar. Questo blog (e molti altri) supporta Gravatar. È un servizio molto carino che consente di registrare su un unico sito un proprio avatar (per chi non lo sapesse: una propria immagine) che sarà poi utilizzata un po’ ovunque. È gratuito ed alquanto minimalista. Provatelo (se volete che nei vostri commenti compaia il vostro gravatar, dovete registrarvi con lo stesso indirizzo di mail che usate per i commenti, ovviamente).

PS: non mandano spam (almeno, finora).

03/09/2008

Meta

Il recente trasloco qui è stato un po’ improvviso, e certamente non annunciato. Però ci pensavo da un pezzo, per un sacco di ragioni, anche se con splinder mi trovavo tutto sommato benino.

Fondamentalmente mi sono spostato per potermi appoggiare ad una piattaforma libera e aperta e di cui potessi essere io l’amministratore. Non tanto perché io sia un idealista, quanto piuttosto perché sono un pragmatico. Conoscere qualcosa del codice e della struttura del DB di WordPress mi permette (come minimo) di sapere con una buona certezza che posso salvare ed esportare tutto quanto ho scritto in questi anni. Per tirar fuori i vecchi post da splinder mi sono invece dovuto affidare a una serie di alchimie da far rabbrividire (e senza nessuna garanzia di funzionamento). Inoltre posso avere un’installazione identica sul mio PC di casa (perché il software è lo stesso) e farci tutti i macelli che mi vengono in mente.

E poi tanti altri motivi. Qui ho un form “ricerca” che funziona. Ho uno spazio mio in cui posso mettere le immagini che voglio linkare. Ho un DB su cui posso giocare in SQL quanto mi pare, tirando fuori le statistiche più assurde (dresdenbell e torelizer hanno entrambi superato i cento commenti, barynia e paguroeremita seguono a debita distanza). Chiunque può lasciare un commento senza necessariamente iscriversi ad alcunché (e se non gli piace il “mostrino” che gli viene assegnato, può avere un suo avatar personale registrandosi su Gravatar con la stessa mail che usa qui per i commenti). Posso aggiungere e togliere pagine personalizzate e scritte in php senza particolari vincoli su cosa contengano e cosa facciano (e sto già pasticciando parecchio su questo fronte). I feed sembrano funzionare ed essere aggiornati istantaneamente.

Infine, soprattutto, avevo voglia di giocare un po’ 😉

28/08/2008

Si riparte

Hah! Eccoci qua. Su questa nuova sbirluccicante installazione fresca fresca di WordPress conto di portare avanti per chissà quanto ancora i miei accrocchi, i miei pensieri, le mie incazzature e le mie sfighe.

Il sito è ancora un casino, devo sistemare in maniera decente il template, rimuovere nessun titolo (ah ah ah), inserire link, plugin e ammenicoli vari, ma almeno i contenuti ci sono. Ci sono i post, ci sono i commenti, si può ripartire.

Accomodatevi 🙂

20/08/2008

Grassezza

A che serve aver studiato chimica al Poli? A risparmiare un po’ di soldi ogni tanto.

Stanco di inzaccherarmi le mani ogni volta che devo legare la bici ad un palo, ho deciso di rimuovere tutto il grasso dalla catena e dal cambio e sostituirlo con del super-tecnologico super-lubrificante super-pulito teflon.

Il mio fornitore di fiducia vende (oltre al teflon spray) delle bombolette di un liquame non meglio specificato in grado di sciogliere e rimuovere il grasso. La bomboletta in questione è tanto costosa quanto poco capace.

Trovi il candidato un modo alternativo per rimuovere ogni traccia di grasso senza danneggiare le parti mobili o la vernice del telaio e senza spendere più di un euro.

La (mia) risposta nei commenti tra qualche giorno.

11/08/2008

The devil is in the details

Compro una macchina fotografica compatta, è di buona marca (Canon) e non è nemmeno la più schifosa della gamma (anzi mi pare che sia piuttosto decente; ha quel che serve e non ha robe inutili o dannose, tipo display enormi o zoom impossibili). Ho tirato fuori 150 euri per averla. E allora perché cazzo non mi danno nemmeno una merdosa copia cartacea del manuale? Perché devo rincoglionirmi leggendomi uno schifoso pdf su schermo o accontentarmi della “guida introduttiva” di trenta pagine che spiega solo ciò che si capisce anche senza alcun manuale?

E poi ho comprato una custodietta della Case Logic (oggi faccio nomi e cognomi), molto bellina. Non costa niente, solo sei euro. Ero convinto di fare un buon affare, e invece arrivato a casa mi accorgo che non ha la tracolla. Ma allora a che minchia serve? Me la devo tenere in mano? La devo mettere dentro un’altra borsa? E poi quella dentro un’altra ancora??? Non capisco.

Sgrunt.

08/05/2008

Nessun titolo

Filed under: gioia insensata,tecnologia — Oscaruzzo @ 18:33

Me lo chiedevo da quando ero bambino…

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