La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

02/12/2009

Pirati!

Ho trovato questo video su youtube, e mi ha fatto tornare ai tempi intorno al 1990, quando non c’era Internet e i floppy da 3 pollici e mezzo erano il meglio che ci fosse.

Allora come oggi la pirateria informatica era il modo con cui i disgraziati poveracci ragazzotti adolescenti senza introiti riuscivano ogni tanto a giocare a qualcosa su macchine che oggi non useremmo nemmeno come calcolatrici. Ora, io so benissimo che molta gente non ha mai vissuto in un mondo senza Internet, senza peer to peer, senza torrent, senza DVD, senza chiavette da svariati giga. E allora, a beneficio di costoro, come funzionava all’epoca la pirateria?

Beh, era un casino, ma c’erano diversi canali. C’era il negozio “di fiducia” che tirava fuori da sotto il bancone un porta-floppy, e per sole cinquemila lire a floppy ti faceva sul momento una copia dei giochi che volevi. Negozi che tipicamente vendevano tutt’altro che videogiochi (anche perche` praticamente non esisteva un vero mercato dei videogiochi), e che di ogni gioco che usciva ordinavano ai distributori esattamente una copia (e chissà come mai).

E poi c’erano gli spacciatori semi professionisti. Quelli che per cinquantamila lire al mese ti facevano un “abbonamento”. Ce n’era uno nella scuola in cui mi sono diplomato. Ogni mese arrivava con una scatola di cartone contenente 50 floppy, con etichette scritte e riscritte e cancellate e riscritte. Io avevo fatto “l’abbonamento” con altri due compagni di classe, altrimenti sarebbe stato troppo costoso. Mi portavo a casa la scatola e in un pomeriggio provavo tutti i floppy: tipicamente su cinquanta floppy ci stavano circa una trentina di giochi, i più dei quali assolutamente sconosciuti ed orrendi. Effettuavo una rapida selezione, aiutato da fide riviste infarcite di recensioni e opinioni, e partivo a copiare floppy in triplice copia. Tutto questo andava ovviamente bene quando i floppy funzionavano. Ma i floppy sono un ricordo sufficientemente recente e penso che tutti sappiate che i floppy spesso non funzionavano affatto (a tradimento, di solito: specialmente quando erano pieni di roba importante).

E infine c’erano i pirati professionisti, quelli che miracolosamente procuravano giochi ancora non pubblicati, che ottenevi scrivendo (come nel video) al fermo posta bla bla bla, che costavano un occhio della testa, ma che potevano servire a mettere su un piccolo giro di spaccio, come presumo facesse il nostro fornitore di fiducia.

Altri tempi. Devo che non mi mancano i floppy inaffidabili e lenti. Non mi manca non avere i soldi per comprarmi nemmeno un videogioco ogni tanto. Non mi manca nemmeno il pirata/spacciatore odioso e presuntuoso che sapeva di tenerci in pugno quasi come dei mezzi drogati. Né mi manca la sensazione di fare qualcosa di illegale, che francamente non mi è mai piaciuta.

Mi manca invece tutto sommato la sensazione di essere un pioniere. Mi manca il senso di meraviglia nello scoprire in tutta quella fogna ogni tanto autentiche perle. E mi manca il fatto di sapere che quel che stavo giocando stava influenzando in modo significativo il mio gusto, il mio modo di ragionare, il mio carattere, e che anche dopo quindici o venti anni ci avrei ripensato con affetto.

13/12/2008

Giocare protetti

Filed under: diritti,informatica,videogiochi — Oscaruzzo @ 14:46

È da almeno una ventina di anni che i produttori di software mi tormentano coi loro stupidissimi sistemi di protezione. Codici, chiavette, CD e DVD strani che devono stare costantemente dentro il lettore, connessioni nascoste a siti di autenticazione, ogni sorta di rottura di palle.

Ogni volta che compro un videogioco (legalmente, in negozio!!!) mi tocca poi scaricarmi via internet un qualche crack che mi permetta di usarlo. Perché magari non gli piace il mio lettore DVD, o vuole appunto avere il DVD costantemente nel lettore, o vuole collegarsi ogni 5 minuti in giro per il mondo, o altri cento motivi.

Ma che senso ha che l’acquirente onesto si debba sbattere contro cento meccanismi scassaminchia mentre il pirata ha tutto a portata di mano? Queste grandissime rotture di scatole non impediscono la pirateria e danno solo fastidio agli utenti legittimi.

Per questa ragione sono felicissimo di leggere che il prossimo capitolo della (bellissima) serie di Prince of Persia, in versione PC non avrà nessun meccanismo di protezione da copia. Dopo le proteste degli utenti contro Spore e GTA4, entrambi particolarmente molesti da questo punto di vista, la Ubisoft ha deciso di fare questo esperimento. Vedremo.

09/02/2008

Nessun titolo

Filed under: imparo,musica,sproloqui,tecnologia,videogiochi — Oscaruzzo @ 18:53

Chi mi conosce sa che tendo ad affrontare le difficoltà con un approccio “ingegneristico”. Questo significa che quando identifico un problema, cerco di analizzare quali siano le possibili soluzioni e quali siano i modi più efficienti per arrivarci. Cerco di massimizzare i vantaggi e minimizzare gli svantaggi. Formulo dei piani, costituiti da una serie di passi elementari, e li affronto in sequenza. Se un certo passo richiede delle informazioni o capacità che non ho, quello diventa a sua volta un problema, da risolvere (ad esempio) cercando qualcosa o qualcuno in grado di fornirmi la competenza necessaria. Questo può portarmi a volte a compiere scelte sorprendenti, ma (di solito) perfettamente logiche se viste all’interno del mio grande piano (grante piano di conkvista di monto).

Tutto questo per dire che mi sono deciso a comprarmi questa cosa.

Un modo pratico ed economico per fare un po’ di moto tutti i giorni, oltre che (en passant) un modo per capire quale sia esattamente questo misterioso legame fra la musica e i movimenti del corpo che la gente chiama “ballo”. Sperando che “stay cool” non voglia dire “stai fresco”…

12/10/2007

Nessun titolo

Filed under: assurdo,tecnologia,videogiochi — Oscaruzzo @ 23:07

OK, in questi giorni, tra incazzature politiche e tristezze sentimentali, si poteva fare di meglio. Ma siccome io voglio bene ai miei quattro lettori e sono contento se so che si divertono, butto qua un paio di link a due giochini che saranno anche idioti, ma sono comunque in grado di strappare grasse risate, specialmente se riuscite ad organizzare una bella sfida tra amici. Cliccate sulle immagini per andare alle rispettive pagine…

   

Stupendi. Davvero. Provateli. Aggratis. E comunque sul sito ce n’è un sacco di interessanti… (ovviamente dovete avere un PC con Windows (e me ne addoloro); chi ha un Mac o ha Linux, ciccia).  

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