13/12/2008
01/12/2008
Preti di merda
Forse un titolo un po’ forte, ma dopo un articolo così non ho altre parole.
Depenalizzazione dell’omosessualità: No del Vaticano alla proposta Onu (la Repubblica).
Vaticano: No alla depenalizzazione dell’omosessualità da parte dell’Onu (il Corriere della Sera).
Omosessualità, il Vaticano attacca: L’Onu non deve depenalizzarla (la Stampa).
Per la cronaca, qui si parla di gente imprigionata, torturata e condannata a morte per il proprio orientamento sessuale. Per non discriminare “gli Stati che non riconoscono le unioni gay” si mandano centinaia di persone all’impiccagione.
Schifosi luridi e merdosi assassini.
Per inciso, sono curioso di vedere cosa ne diranno i nostri degni rappresentati politici (nulla, probabilmente).
21/11/2008
Eutanasia
Non ho finora detto nulla sul caso Englaro, perché sono abbastanza convinto che non ci sia nulla da dire, ma sono talmente infastidito da chi si oppone dicendo che “è eutanasia” dico che lo sarebbe se fossimo un paese civile; e allora non ci sarebbe bisogno di aspettare il sopraggiungere della morte per inedia, ma si potrebbe applicare qualcosa di umano e dignitoso, e dimostrare che la pietà non è una cosa che riserviamo solo agli animali domestici.
19/11/2008
Le non-notizie
La notizia che nessun giornale dà l’ho trovata sul blog di AnelliDiFumo ed è tutta in questa pagina. Non è propaganda elettorale, perché è stata pubblicata dopo le elezioni. Vi si dicono cose rivoluzionarie. Almeno per un paese retrogrado come il nostro.
Vi si dice che verranno rafforzate le misure contro gli “hate crimes”, contro l’incitazione all’odio razziale, religioso, omofobico o di qualunque altra natura, mentre qui ancora dobbiamo sentire il PD (che si ispirerebbe al Partito Democratico Americano, come no, e ad Obama, e infatti Veltroni è proprio la stessa cosa) che considera “opinioni personali” le sparate della Binetti che dice che gli omosessuali sono tutti pedofili.
Vi si dice che verrà proposta una legge federale che allarghi il matrimonio alle coppie omosessuali, quando qui ci tocca sentire quel coglione di Fassino che si affanna a rassicurare l’elettorato che loro sono contrari a qualunque ipotesi in tal senso (e anche ad altre molto più annacquate, tant’è che in svariati anni di DICO, PACS, CUS, DIDORE e altre menate non si è fatto nulla). E vi si dice anche che si vuole rendere leggittima l’adozione da parte di una coppia omosessuale, perchè in fondo è assolutamente irrilevante l’orientamento sessuale dei genitori, e i fattori determinanti sono ben altri.
Vi si dice che si vuole dare uguali opportunità di lavoro, di carriera (anche nell’esercito) e in definitiva, di avere una vita serena, quando qua in Italia ancora stiamo a sentire che se stai cercando un appartamento in affitto col tuo compagno, non lo riesci a trovare.
E di tutto questo, nessun giornale parla. Perché ai nostri politici non piace che si sappia che i loro modelli sono tali solo finché valgono come sistemi di marketing. Ma quando fanno qualcosa di controverso o di coraggioso, è meglio sorvolare. E non vogliono che ci ricordiamo che in Europa esistono forme di unione civile comparabili al matrimonio (aperte anche a coppie gay) in Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Polonia, Ungheria, Slovenia, Croazia, Francia, Portogallo e Spagna (e di questi, in 9 paesi è consentita anche l’adozione). Ma è meglio che noi andiamo avanti a pensare che queste cose le facciano solo gli Olandesi, che sono strani e strafatti di canne (perché i luoghi comuni sono una cosa utile).
04/11/2008
11/07/2008
Nessun titolo
In questi giorni ho cercato di ignorare i fatti politici (deprimenti) e soprattutto il modo in cui sono stati presentati dalla stampa. Sono sempre più convinto che il peggior male della situazione Italiana sia la collusione tra la stampa e la politica. Ennesimo esempio di questo è la lettera della Guzzanti pubblicata oggi sul Corriere. La includo integralmente perché è molto bella.
Quello che hanno visto i presenti e gli utenti di internet è una piazza ricolma di gente, che è stata in piedi per tre ore ad ascoltare e ad applaudire entusiasta. Gli interventi più criticati dai media sono quelli che hanno avuto indiscutibilmente più successo. Nel mio intervento, al contrario di quello che tanti bugiardoni hanno scritto, gli applausi più forti sono stati sulle critiche alla politica del Vaticano e le frasi più forti fra quelle sono state applaudite ancora di più. Questa manifestazione è stata il giorno dopo descritta come un fallimento, un errore, un autogol. Stampa e tv hanno tirato fuori il manganello e con i mezzi della diffamazione, della menzogna e dell’insulto stanno cercando di scoraggiare chi ha partecipato, a continuare. Alcune ovvie piccole verità: — A sinistra si lamentano del fallimento della manifestazione quando l’unico elemento di insuccesso è costituito dai loro stessi interventi. Se non avessero parlato in tanti di insuccesso a dispetto dei fatti, la manifestazione sarebbe stata percepita per quello che è stata: un successone. — Berlusconi e i suoi sono furiosi per quanto è accaduto e il sondaggio che direbbe che Berlusconi ci ha guadagnato lo ha visto solo Berlusconi.
Quello che dice potrebbe non essere vero. — L’intenzione di espellere Di Pietro era già evidente da parte del Pd e non è per me e Grillo che i due si sono separati. Pare che Veltroni gli preferisca Casini. Non è una battuta. — Le parlamentari che hanno difeso la Carfagna sostenendo che io in quanto donna non posso attaccare un’altra donna, insultando me sono cadute in contraddizione. — Pari opportunità e Carfagna sono due concetti incompatibili come Previti e giustizia. — È falso che non si possa criticare il presidente della Repubblica. Si può e ci sono buone ragioni per farlo ad esempio impugnando il parere dei cento costituzionalisti sul Lodo Alfano. — È falso che non si possa criticare e attaccare il Papa. Si può e ci sono buone ragioni per farlo. Ho letto un po’ dappertutto che il Papa sarebbe una figura super partes. Super partes non è uno che si schiera con tutte le sue forze su ogni tema, dalla scuola ai candidati alle elezioni, alla moda e alla cucina, con interventi spesso molto al di sotto delle parti, cosa su cui anche la Littizzetto, esimia collega, ha efficacemente ironizzato. — La reazione furibonda di tutto il mondo politico alle parole di alcuni liberi pensatori, dimostra che gli interventi fatti sono stati importanti ed efficaci. La repressione dei media rivela la debolezza politica di una classe dirigente che in entrambi i poli è nata a tavolino. Gli unici elementi che hanno una oggettiva radice popolare e sono rappresentati in Parlamento allo stato attuale, sono Lega e Di Pietro.
29/06/2008
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Anche quest’anno la stampa è riuscita a far sì che la gente possa continuare a pensare al Pride come a una baracconata. Penso ad esempio all’orribile servizio fotografico di Repubblica, che a parte due o tre foto, mostra solo il lato "animazione" della manifestazione, senza assolutamente dare nessuna idea di chi fossero i partecipanti, o se ci fossero.
Le foto che i giornali non vogliono mostrarvi (perché la normalità è tanto noiosa quanto rivoluzionaria) le potete trovare ad esempio su Flickr. Ne metto qui un po’ (coi link), tanto per dare un’idea…
Seguirà presto un reportage più "ad personam" sulle vicende di questo fine settimana. Chi cambia canale, ciccia
26/06/2008
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Questa pubblicità è stata mandata in onda per meno di una settimana nel Regno Unito e poi subito ritirata sotto accusa di oscenità.
Io penso che la battaglia contro l’omofobia sarà vinta quando tutti quanti vedranno in questo filmato esattamente quello che ci vedo io. Una banalissima, normalissima scena di vita domestica.
UPDATE: mi sono reso conto che probabilmente, nelle intenzioni dei pubblicitari, il cuoco, che i bambini chiamano "mom" in effetti è la mamma. O meglio, è una delle anime della mamma, qui in veste di "chef della casa". Visto così lo spot risulta ancora meno "osceno" di quanto volessero far pensare coloro che ne hanno chiesto l’oscuramento…
25/04/2008
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Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione.»
Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955.
14/02/2008
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Qualcuno deve pagare.
Dal blog di giorgi.