La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

17/05/2010

Visto che i giornali non lo dicono…

Filed under: diritti,disappunto,omosessualità — Oscaruzzo @ 13:37

…lo dico io: oggi sarebbe la giornata mondiale contro l’omofobia (e Napolitano dovrebbe pure incontrare i portavoce di varie associazioni GLBT nazionali).

26/05/2009

Disastro

Filed under: diritti,disappunto,fregature,incazzature,omosessualità,pensieri — Oscaruzzo @ 22:18

C’è un paese in cui gli elettori possono, mediante referendum, promuovere una legge discriminatoria nei confronti di una minoranza, annullando norme che avevano equiparato quella minoranza al resto dei cittadini.

Quel paese è la California.

Qui la notizia sul New York Times, sul Washington Post e sulla CNN, tanto per citarne alcuni.

24/05/2009

Fuck you (very very much)

Filed under: diritti,incazzature,omosessualità — Oscaruzzo @ 17:10

La mia nuova canzone preferita. Orecchiabile, divertente, va dritta al punto ed è efficace perché a volte non c’è proprio più niente altro da dire. Dedicata a quelli che pensano di sapere tutto.



Look inside,
Look inside your tiny mind
Now look a bit harder
Cause we’re so uninspired,
so sick and tired of all the
hatred you harbor

So you say
It’s not okay to be gay
Well I think you’re just evil
You’re just some racist who
can’t tie my laces
Your point of view is medieval

Fuck you (Fuck you)
Fuck you very, very much
Cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So please don’t stay in touch

Fuck you (Fuck You)
Fuck you very, very much
Cause your words don’t translate
And it’s getting quite late
So please don’t stay in touch

Do you get,
Do you get a little kick out of
being slow minded?
You want to be like your father
It’s approval your after
Well that’s not how you find it

Do you,
Do you really enjoy living a
life that’s so hateful?
Cause there’s a hole where
your soul should be
Your losing control of it and
it’s really distasteful

Fuck you (Fuck You)
Fuck you very, very much
Cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So please don’t stay in touch

Fuck you (Fuck You)
Fuck you very, very much
Cause your words don’t
translate and it’s getting
quite late
So please don’t stay in touch

Fuck you, Fuck you, Fuck you,
Fuck you, Fuck you, Fuck you,
Fuck yooooou

You say
You think we need to go to war
well you’re already in one
Cause it’s people like you
who need to get slew
No one wants your opinion

Fuck you (Fuck You)
Fuck you very, very much
Cause we hate what you do
And we hate your whole crew
So please don’t stay in touch

Fuck you (Fuck You)
Fuck you very, very much
Cause your words don’t
translate and it’s getting
quite late
So please don’t stay in touch

Fuck you, Fuck you
Fuck you, Fuck you
Fuck you, Fuck you

Lily Allen – Fuck You

21/04/2009

Qualcosa di muove…

Filed under: diritti,omosessualità,politica — Oscaruzzo @ 12:29

La notizia è bella grossa, anche se la maggior parte dei media la sta bellamente ignorando.

Anzitutto una premessa. L’associazione Certi Diritti, insieme con la Rete Lenford ha promosso nel corso dell’ultimo anno una simpatica iniziativa. In pratica sono state trovate coppie omosessuali desiderose di sposarsi (sposarsi, niente PACS, DICO, CUS, DIDORE e altri (discutibili) “succedanei”) e disposte a fare richiesta di pubblicazioni di matrimonio nei loro comuni di residenza.

L’iniziativa sta dando in questi giorni frutti insperati. In pratica il il Tribunale di Venezia, a cui era stato fatto ricorso da parte di una coppia la cui richiesta di pubblicazioni era stata rifiutata dal comune (come peraltro previsto), ha chiesto alla Corte Costituzionale un parere in materia.

Nella richiesta, che è peraltro leggibilissima e niente affatto burocratese (e merita quindi una lettura per intero, nonostante la scarsa qualità della scansione in pdf) si trovano (comunque preceduti da ampie citazioni di tutti i pareri, sentenze e decreti contrari, come l’ignobile “Parere del Ministro dell’interno espresso nel 2004” in cui si cita a cazzo il DPR 396/2000 usando la frase “gli atti formati all’estero non possono essere trascritti se sono contrari all’ordine pubblico” per farla diventare “nel nostro ordinamento non è previsto il matrimonio tra soggetti dello stesso sesso in quanto contrario all’ordine pubblico”) si trovano, dicevo, alcuni stralci di questo tenore:

Il primo riferimento costituzionale con il quale confrontarsi, suggerito anche dai ricorrenti, è sicuramente quello di cui all’art. 2 della Costituzione, nella parte in cui riconosce i diritti inviolabili dell’uomo (diritti già proclamati dalla Costituzione ovvero individuati dalla Corte Costituzionale) non solo nella sua sfera individuale, ma anche, e forse soprattutto, nella sua sfera sociale, ossia, secondo la formula della norma, “nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”, tra le quali indiscutibilmente la famiglia deve essere considerata la prima e fondamentale espressione. La famiglia è infatti la formazione sociale primaria nella quale si esplica la personalità dell’individuo e nella quale vengono quindi tutelati i suoi diritti inviolabili, conferendogli uno status (quello di persona coniugata) che assurge a segno caratteristico all’interno della società e che conferisce un insieme di diritti e di doveri del tutto peculiari e non sostituibili mediante l’esercizio dell’autonomia negoziale.

Il diritto di sposarsi configura un diritto fondamentale della persona, riconosciuto sia a livello sovranazionale sia dall’art 2 della Costituzione.

[…]

La libertà di sposarsi (o di non sposarsi) e di scegliere il coniuge autonomamente riguarda la sfera dell’autonomia e dell’individualità ed è quindi una scelta sulla quale lo Stato non può interferire, a meno che non vi siano interessi prevalenti incompatibili: ora, nell’ipotesi in cui una persona intenda contrarre matrimonio con altra persona dello stesso sesso il Tribunale non individua alcun pericolo di lesione ad interessi pubblici o privati di rilevanza costituzionale, quali potrebbero essere la sicurezza o la salute pubblica.

Che dire? Attendiamo fiduciosi…

18/02/2009

Su Povia

Filed under: omosessualità,pensieri — Oscaruzzo @ 23:02

Mi scrive la Barynia in un commento (ma me lo dicono pure i colleghi in ufficio e lo dicono tante altre persone assolutamente ragionevoli e in buona fede):

«ascoltato due volte il brano di Povia, l’unica accusa che si può muovergli è quella di furbizia e opportunismo, per aver cavalcato scientemente un’onda polemica sproporzionata rispetto al brano, che ora, dopo due ascolti ripeto, a me sembra una storia e non un proclama. Non si sarà esagerato col vittimismo e continuando non si fa il suo gioco?»

Questo discorso l’ho sentito davvero tante volte in pochi giorni.

Il problema è il titolo (o il ritornello): “Luca era gay, adesso ama lei”. È un po’ come dire “Luca era calabrese, adesso ama lei”. Non ha molto senso. Una delle due parti delle frase è una azione. L’altra è una caratteristica di una persona.

Amare un uomo, in modo peraltro conflittuale come descrive Povia, o banalmente scoparci non vuol dire essere gay. C’è sicuramente gente che lo fa per le ragioni più strane, ivi comprese quelle che descrive lui nella sua canzone. Ma allora diciamo “Luca aveva una sessualità seriamente disturbata, ora ama lei”. Perchè alla fine il nocciolo della questione è che avere una sessualità disturbata ed essere gay sono due cose diverse. Anzi, essere gay serenamente richiede proprio il passare oltre tutta una serie di turbe che non raccomando a nessuno.

Mettiamoci nel mezzo anche ragazzini che arrivano a togliersi la vita perchè si sentono dire da ogni direzione che sono dei deviati e dovrebbero (ma non possono) cambiare; genitori che obbligano a volte i figli ad andare dal prete, dallo psichiatra, dal mago, dallo psicologo (e quando sono fortunati vengono rimandati al mittente in quanto “semplicemente” gay, e quando sono sfortunati si beccano mesi di terapia inutile e anzi nociva); aggiungiamoci anche i fascisti rincoglioniti che non vedono l’ora di spaccare la testa al “depravato” di turno. Direi che ce n’è abbastanza per dire che il messaggio della canzone non è solo mal costruito, ma va anche a rafforzare una serie di situazioni pericolose (“hai visto, lo dicono pure in tivù…”).

Aggiungo infine che la canzone è ignobile anche perchè sembra dare la colpa dell’omosessualità ai genitori. Di nuovo, mentre i genitori possono trasmettere un sacco di turbe, non possono farti diventare gay. Quando un ragazzo gay fa coming out coi suoi, molto spesso dopo una prima fase di conflitto c’è quella dei sensi di colpa. Anche per questa cosa, direi che non c’è proprio bisogno delle stronzate di Povia.

Fargli pubblicità gratis non è bello. Ma bisogna dire e far sapere che quelle che scrive sono cazzate.

17/02/2009

Grazie

Filed under: gioia insensata,omosessualità,spettacolo — Oscaruzzo @ 23:09

Benigni ha concluso il suo monologo (quasi mezz’ora) a Sanremo parlando di omosessuali. Del fatto che sono stati nel corso dei secoli torturati, imprigionati, uccisi, derisi, emarginati. Ha parlato di Oscar Wilde. Ha letto una sua lettera ad Alfred Douglas, scritta dal carcere, dove era stato condannato a lavori forzati per aver amato un uomo, e da cui uscì distrutto e rovinato, per morire pochi anni dopo. Una lettera struggente, in cui tra l’altro raccomanda al suo amato di lasciare l’Inghilterra in favore dell’Italia, dove avrebbe potuto costruirsi una vita serena.

Povia, non sei nessuno.

Roberto, grazie.

15/02/2009

Famiglia?

Filed under: amore,gioia insensata,omosessualità — Oscaruzzo @ 01:41

È durato solo un secondo, ma stavo veramente per commuovermi. Alla cassa del ristorante dove ho appena cenato col mio ragazzo regalavano delle penne e dei buoni-sconto validi in un negozio in zona. La cassiera ha avuto un attimo di esitazione; non sapeva se darcene una o due e allora ci ha chiesto “siete una famiglia?”.

Per la cronaca, si tratta del Ristorante Ratatui, in via San Rocchetto, 34 a Torino, e non è un locale gay. Consigliato.

14/02/2009

Senza parole

Filed under: amore,omosessualità — Oscaruzzo @ 00:08

[via panda]

13/12/2008

Milk

Filed under: cinema,diritti,omosessualità — Oscaruzzo @ 00:37

01/12/2008

Preti di merda

Forse un titolo un po’ forte, ma dopo un articolo così non ho altre parole.

Depenalizzazione dell’omosessualità: No del Vaticano alla proposta Onu (la Repubblica).

Vaticano: No alla depenalizzazione dell’omosessualità da parte dell’Onu (il Corriere della Sera).

Omosessualità, il Vaticano attacca: L’Onu non deve depenalizzarla (la Stampa).

Per la cronaca, qui si parla di gente imprigionata, torturata e condannata a morte per il proprio orientamento sessuale. Per non discriminare “gli Stati che non riconoscono le unioni gay” si mandano centinaia di persone all’impiccagione.

Schifosi luridi e merdosi assassini.

Per inciso, sono curioso di vedere cosa ne diranno i nostri degni rappresentati politici (nulla, probabilmente).

Older Posts »

Powered by WordPress