La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

30/03/2008

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 21:06

Post disimpegnato, ma impegnativo per i vostri modem: copio da qua, ma a quanto pare gira già da un po’…

Istruzioni per l’uso
Rispondete alle sottostanti 16 domande, utilizzando la prima immagine che esce utilizzando la sezione immagini di Google (so già che barerò, ma cercherò comunque di limitarmi alla prima pagina di Google).

1) La tua età al prossimo compleanno

34

2) Un posto che vorresti visitare

Islanda

3) Il tuo posto preferito

Monferrato, Piemonte

4) Il tuo oggetto preferito

IBM Model M Keyboard

5) Il tuo cibo preferito

Pizza

6) Il tuo animale preferito

Gatto

7) Il tuo colore preferito

Blu avio (steel blue)

8) Il posto in cui sei nato

Chieri

9) Il posto in cui vivi

Torino

10) Il nome di un animale domestico che hai avuto

Micia

11) Il tuo nick sul blog (qui ho barato brutalmente, non c’era nessuna immagine che c’entrasse minimamente)

Oscaruzzo

12) Il tuo vero nome

Oscar

13) Il nome delle tue nonne: materna…

Anna

14)… e paterna

Marianna

15) Una tua brutta abitudine

Parolacce

16) La tua vacanza preferita

Scazzo

29/03/2008

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Filed under: cucina,gioia insensata — Oscaruzzo @ 20:50

Primavera è anche passare davanti a un banco del mercato ed essere travolti da un incredibile profumo di fragole; comprarne mezzo chilo a un prezzo equo; sbafarsele tutte quante appena arrivati a casa, dopo averle lavate, tagliate a pezzetti, spruzzate di zucchero, e dopo aver atteso che sia trasformato in uno sfizioso sciroppo. E, finite le fragole, versare un dito di vino rosso nella ciotola e gustarselo fino all’ultima goccia.

27/03/2008

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Filed under: politica — Oscaruzzo @ 20:37

Ho fatto anche io un simpatico test online che dovrebbe dirmi quale sia il partito che più mi possa rappresentare tra quelli candidati per le prossime elezioni.

Vien fuori che sono lontano da tutti. Va be’.

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Filed under: sproloqui — Oscaruzzo @ 14:11

Life always gives you exactly what you need, exactly when you need it, but it doesn’t necessarily give you exactly what you want, exactly when you want it.

Da Free Will Astrology

18/03/2008

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Filed under: disappunto,imparo — Oscaruzzo @ 20:47

“Il ballo del qua qua” è in realtà un pezzo svizzero degli anni ’60 il cui titolo originale è “Der Voglertanz” e di cui esistono versioni in oltre 40 lingue diverse. Tra una versione e l’altra cambiano solo le parole: i passi sono “standardizzati”.

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Filed under: hobby,libri,tecnologia — Oscaruzzo @ 10:49

Finalmente ieri sera ho finito di inserire su Anobii tutti quanti i libri che ho in casa.

Questo Anobii è una specie di droga. Ci puoi mettere tutti i codici ISBN dei libri che hai, dargli un voto ed eventualmente un commento. In cambio lui ti dice quali utenti hanno gusti simili ai tuoi. Ci sono inoltre dei gruppi di lettori, che ogni tanto organizzano anche qualcosa al di fuori del sito.

Il gruppo di Torino, ad esempio, ha dato vita a uno spin-off Equilibristi che cura una specie di serata-concorso assolutamente aperta con un gioco che assomiglia parecchio a “Per un pugno di libri”, organizzato presso il circolo Pueblo con cadenza più o meno quindicinale. Divertente.

Quindi? Boh. Evidentemente in questo periodo ho troppo tempo libero…

17/03/2008

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Filed under: assurdo,musica,nostalgia,ricordi — Oscaruzzo @ 21:41

Your butt is wide, well mine is too
Just watch your mouth or I’ll sit on you
The word is out, better treat me right
‘Cause I’m the king of cellulite
Ham on, ham on, ham on whole wheat, all right

My zippers bust, my buckles break
I’m too much man for you to take
The pavement cracks when I fall down
I’ve got more chins than Chinatown

Well, I’ve never used a phone booth
And I’ve never seen my toes
When I’m goin’ to the movies
I take up seven rows

Because I’m fat, I’m fat, come on
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, come on you know
(Fat, fat, really really fat)
Don’t you call me pudgy, portly or stout
Just now tell me once again who’s fat

When I walk out to get my mail
It measures on the Richter scale
Down at the beach I’m a lucky man
I’m the only one who gets a tan
If I have one more pie a la mode
I’m gonna need my own zip code

When you’re only having seconds
I’m having twenty-thirds
When I go to get my shoes shined
I gotta take their word

Because I’m fat, I’m fat, sha mone
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it you know
(Fat, fat, really really fat)
And my shadow weighs forty-two pounds
Lemme tell you once again who’s fat

If you see me comin’ your way
Better give me plenty space
If I tell you that I’m hungry
Then won’t you feed my face

Because I’m fat, I’m fat, sha mone
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it, you know
(Fat, fat, really really fat)
Woo woo woo, when I sit around the house
I really sit around the house

You know I’m fat, I’m fat, come on
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it, you know it
(Fat, fat, really really fat)
You know, you know, you know, come on
(Fat, fat, really really fat)
And you know all by myself I’m a crowd
Lemme tell you once again

You know I’m huge, I’m fat, you know it
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, you know, hoo
(Fat, fat, really really fat)
You know I’m fat, I’m fat, you know it, you know
(Fat, fat, really really fat)
And the whole world knows I’m fat and I’m proud
Just tell me once again who’s fat

Weird Al Yankovic – Fat

PS: in questo periodo non ho molta ispirazione su cosa scrivere, però non potevo esimermi dal postare questo gioiello, che peraltro mi riporta un sacco di ricordi degli anni ’80… Comunque il tipo è un matto; su YouTube si trovano diversi video suoi (che all’epoca passarono anche su DjTV (chi se la ricorda?). Consigliatissime anche “Like a Surgeon”, “Eat it” e “Living With a Hernia”…

13/03/2008

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Filed under: pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 22:07

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sí qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Eugenio Montale – Non chiederci la parola

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Filed under: arte — Oscaruzzo @ 11:36

Finalmente ho scoperto chi sia l’autore dell’immagine che ho postato qualche tempo fa. Si tratta di Jen Stark. Qui il suo sito, su cui si possono ammirare alcune sue opere davvero interessanti.

11/03/2008

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Filed under: animali — Oscaruzzo @ 16:55
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