La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

13/03/2008

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Filed under: pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 22:07

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sí qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Eugenio Montale – Non chiederci la parola

25/01/2008

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Filed under: letteratura,pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 15:21

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.

Giuseppe Ungaretti – Soldati

16/12/2007

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Filed under: musica,pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 19:05

Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo. Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo.

Sotto un cielo di stelle e di satelliti, tra i colpevoli le vittime e i superstiti, un cane abbaia alla luna, un uomo guarda la sua mano: sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su. Era bello il panorama visto dall’alto; si gettava sulle cose prima del pensiero; la sua mano era piccina, ma afferrava il mondo intero. Ora la città è un film straniero senza sottotitoli, le scale da salire sono scivoli, il ghiaccio sulle cose, la tele dice che le strade son pericolose. Ma l’unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente: il profumo dei fiori, l’odore della città, il suono dei motorini, il sapore della pizza, le lacrime di una mamma, le idee di uno studente, gli incroci possibili in una piazza, di stare con le antenne alzate verso il cielo. Io lo so che non sono solo.

Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo, e rido, e piango, e mi fondo con il cielo e con il fango. Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo, e rido, e piango, e mi fondo con il cielo e con il fango.

La città è un film straniero senza sottotitoli, una pentola che cuoce pezzi di dialoghi “come stai”, “quanto costa”, “che ore sono”, “che succede”, “che si dice”, “chi ci crede”, “e allora ci si vede”. Ci si sente soli, dalla parte del bersaglio, e diventi un appestato quando fai uno sbaglio. Un cartello di sei metri dice “tutto è intorno a te”, ma ti guardi intorno e invece non c’è niente. Un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi e di smettere di lamentarsi, ché l’unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente: il battito di un cuore dentro al petto, la passione che fa crescere un progetto, l’appetito, la sete, l’evoluzione in atto, l’energia che si scatena in un contatto.

Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo, e rido, e piango, e mi fondo con il cielo e con il fango. Io lo so che non sono solo, anche quando sono solo. Io lo so che non sono solo, e rido, e piango, e mi fondo con il cielo e con il fango.

E mi fondo con il cielo e con il fango.

Jovanotti – Fango

08/12/2007

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"Non se ne farà niente", detto a Tarcisio Bertone dal neo-segretario del partito democratico Walter Veltroni, in merito al voto del consiglio comunale romano sul registro delle unioni civili. Facciamo notare che Veltroni, che aspira a governare l’Italia, si lascia condizionare da un segretario di stato di un altro paese nelle decisioni politiche del suo partito e del comune che egli stesso amministra.

"Non sono favorevole al matrimonio tra omosessuali  perché il matrimonio tra un uomo e una donna è il fondamento della famiglia, per la Costituzione. E, per la maggioranza degli italiani, è pure un sacramento. Il matrimonio tra omosessuali, perciò, offenderebbe il sentimento religioso di tanta gente. Due persone dello stesso sesso possono vivere uniti senza bisogno di simulare un matrimonio", dichiarato da Massimo D’Alema, ex DS adesso partito democratico, durante una visita ad una scuola pubblica, dimostrando di non conoscere la Costituzione della Repubblica e di non saper distinguere tra ordinamento giuridico e sacramenti. Quest’uomo, si badi, ci rappresenta all’estero.

"L’omosessualità è una devianza" proferito da Paola Binetti, senatrice della Repubblica nei ranghi del partito democratico e pagata con i contribuenti di tutti i cittadini italiani, omosessuali e non. Si fa notare in questa sede che dichiarazioni tali, in paesi sicuramente più civili del nostro, sarebbero stigmatizzate socialmente e verrebbero punite con provvedimenti di natura penale. 

"L’Italia non è pronta per il "matrimonio gay" e spingere in quella direzione, anche dall’interno del Partito Democratico, allontana solamente le soluzioni più ragionevoli dei DICO o dei CUS, perché radicalizza le posizioni. Di tutto abbiamo bisogno, fuorchè che trionfi il massimalismo nel movimento gay e lesbico", le parole di Alessio De Giorgi, omosessuale e proprietario di Gay.it, nonché esponente dell’assemblea nazionale del partito democratico. Faccio presente che Andrea Maccarrone ha lanciato una campagna di boicottaggio contro il sito di De Giorgi, campagna a cui aderisco.

"Se non viene ritirato l’emendamento sull’omofobia sarà crisi di governo" minaccia infine Clemente Mastella, facente parte dell’attuale maggioranza politica che aveva promesso il riconoscimento dei diritti civili. Per Mastella evidentemente deve essere consentito a chiunque di insultare le persone per il loro orientamento sessuale. In barba alle regole più basilari di civiltà e di senso civico e contravvenendo a quanto già predisposto dall’Unione Europea in materia. Il partito democratico tace.

Questa è la situazione politica italiana.

Tutto il testo che leggete sopra è tratto da un post di ElfoBruno. In realtà ne costituisce solo l’introduzione. Il nodo del post è che ci si propone di chiedere «al Partito Socialista Europeo e all’Internazionale Socialista […] l’espulsione dal gruppo europarlamentare del PSE e dall’Internazionale stessa di tutti quei militanti ex-diessini e aderenti al neonato partito democratico che avallano e/o ammettono dichiarazioni e atteggiamenti omofobici e transfobici.». Non posso che concordare.

01/12/2007

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Filed under: amore,musica,poesia — Oscaruzzo @ 02:42

Lontano lontano nel tempo
qualche cosa negli occhi di un altro
ti farà ripensare ai miei occhi
ai miei occhi che ti amavano tanto.

E lontano lontano nel mondo
in un sorriso sulle labbra di un altro
troverai quella mia timidezza
per cui tu mi prendevi un po’ in giro.

E lontano lontano nel tempo
l’espressione di un volto per caso
ti farà ripensare al mio volto
l’aria triste che tu amavi tanto.

E lontano lontano nel mondo
una sera sarai con un altro
e ad un tratto chissà come e perché
ti troverai a parlargli di me
di un amore ormai troppo lontano.

Luigi Tenco – Lontano lontano

28/10/2007

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Filed under: musica,pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 18:01

Parlami dell’universo
di un codice stellare che morire non può
di anime in continuo mutamento
e abbracci nucleari estesi nell’immensità
dove tu mi stai aspettando adesso
dentro una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
sino a ritornare sulle labbra
l’incanto è lo stesso
perchè niente è cambiato
anche se tutto è diverso.

Cantami dell’universo
di un codice stellare che mentire non può
cadono nel vuoto in un momento
miliardi di segnali
che accendono l’immensità
dove tu lo sai che poi mi perdo
dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
sino a ritornare sulle labbra
l’incanto è lo stesso
perchè niente è cambiato
anche se tutto è diverso,
perchè niente è cambiato
anche se tutto sembra diverso.

Miliardi di segnali che accendono l’immensità
dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
sino a ritornare sulle labbra
l’incanto è lo stesso
e tu sei dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo.

Cristina Donà – Universo

24/10/2007

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Filed under: assurdo,poesia — Oscaruzzo @ 00:39

Oddio, era da un po’ che non mi capitava di ridere fino ad avere il mal di pancia…

Fresca, è la sera! 😀

23/10/2007

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Filed under: pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 01:28

It’s a dark road
And a dark way that leads to my house
And the word says
You’re never gonna find me there oh no
I’ve got an open door
It didn’t get there by itself
It didn’t get there by itself

There’s a feelin
But you’re not feelin’ it at all
There’s a meaning
But you’re not listening any more
I look at that open road
I’m gonna walk there by myself

And if you catch me
I might try to run away
You know I can’t be here too long
And if you let me
I might try to make you stay
Seems you never realise a good thing
Till it’s gone…

Maybe I’m still searchin
But I dont know what it means
All the fires of destruction are still
Burnin’ in my dreams
There’s no water that can wash away
This longin’ to come clean

I cant find the joy within my soul
It’s just sadness takin hold
I wanna come in from the cold
And make myself renewed again
It takes strength to live this way
The same old madness every day
I wanna kick these blues away
I wanna learn to live again…

It’s a dark road
And a dark way that leads to my house
And the word says
You’re never gonna find me there oh no
I’ve got an open door
It didn’t get there by itself
It didn’t get there by itself

Annie Lennox – Dark Road

16/10/2007

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Filed under: pensieri,poesia — Oscaruzzo @ 22:58

Negli occhi guardo poco
solo per sentimento
perché lo sguardo
è bello usarlo contento

Nemmeno per errore
o per essere fiero
potrei guardare il mondo
privo dei desideri,
privo di desiderio

Mi lascio cullare
da questi pensieri
mentre improvviso un fuoco
con le foto di ieri

E aspetto mattina
ho molta nostalgia
del colore delle chiavi
di casa mia
sono fuori casa

Bandabardò – Negli occhi guardo poco

12/10/2007

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Filed under: amore,imparo,musica,poesia — Oscaruzzo @ 11:48

Tra opere e omissioni
sono un sopravvissuto
fra storie naufraghe e gingilli
un cuore muto di velluto
per appuntare spilli

Tra opere e omissioni
io sono il giocatore
che punta ancora un altro inganno
sul panno usato del dolore
per vincere il suo danno

Claudio Baglioni – Opere e omissioni (estratto)
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