La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

10/08/2007

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Filed under: scienza,tecnologia — Oscaruzzo @ 09:58

Ogni anno, in prossimità del Siggraph c’è un gran fiorire di articoli interessantissimi. E questo è una delle cose più incredibili che abbia mai visto.

In pratica un metodo per sostiture un pezzo di una foto con pezzi di altre, selezionate automaticamente da una libreria contenente milioni di immagini. Un modo per eliminare gli ex-fidanzati dalle foto delle vacanze e i camion della spazzatura dalle foto dei monumenti. Bellissimo. Peccato che non si possa scaricare il software…

25/07/2007

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Filed under: freesoftware,incazzature,pensieri,tecnologia — Oscaruzzo @ 15:18

Mi fanno ridere quelli della Apple. Anche loro sono cascati nella solita vecchia trappola.

Hanno fatto sto benedetto iPhone (che in pratica è un computer portatile) e una delle prime cose di cui si sono preoccupati è stata di fare in modo che fosse (secondo loro) impossibile installarci ed eseguirci sopra applicazioni "fatte in casa". Non ti piace il lettore mp3 che incorpora (perché magari non legge i file .ogg)? Cavoli tuoi. Ti sei scritto nel tempo libero un gioco o una applicazione che vorresti usare? Cavoli tuoi. Eccetera.

In pratica il sistema operativo, prima di eseguire un programma, controlla che sia "firmato" da qualche ente autorizzato. Ovviamente non per ragioni di sicurezza, ma per poter riscuotere royalties dagli sviluppatori.

La stessa cosa succede (da un po’ di tempo in qua) con ogni maledetta console, portatile o no. La PSP, la PS2, la PS3, l’XBox, eccetera. E tutte le volte, nel giro di un mese, qualcuno riesce a farli fessi e a far girare quello gli pare.

E questo mi fa godere come un maiale. Perché se compro qualcosa, quel qualcosa diventa mio. Perché l’hardware e il software devono essere progettati per fare delle cose e non per impedirle. E perché alla fine lo smanettone vince sempre. Mai sottovalutare un nerd annoiato.

18/07/2007

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Filed under: scienza,tecnologia — Oscaruzzo @ 15:43

Duh!

16/07/2007

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Filed under: imparo,incazzature,tecnologia — Oscaruzzo @ 22:52

Imparo imparo imparo…

rasoio

I rasoi di sicurezza non sono affatto sicuri.

Io sono uno che sperimenta (ahimè) e oggi mi è capitato sotto mano un vecchio rasoio, di quelli che ci metti dentro la lametta. Con tutta la scatola, con su scritto, per l’appunto, rasoio di sicurezza Gillette. E mi sono detto, se è di sicurezza, che mi può capitare? E poi deve essere meglio di quelli usa e getta, perchè smontandolo lo si può pulire benissimo (e non rimane pieno di rimasugli di peli ammuffiti) e la lametta ha un’aria così professionale che sicuramente deve andare da dio. Allora mi sono attrezzato e gli ho dato una gran ripulita, con l’alcool e la spazzola e lo strofinaccio e insomma, una gran sudata, ma prima era davvero uno schifo ed ora è diventato tutto bello e lucido, che manco quando lo usava mio nonno era lucido così. Poi ci ho infilato dentro una lametta nuova nuova, mi sono spalmato in faccia una certa quantità di schiuma eccetera. Tutto quanto secondo i sacri crismi. Ma non è che sia molto soddisfatto del risultato. Cioè il rasoio elettrico mi irrita, ma questo qua ha cercato di ammazzarmi…

05/07/2007

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Filed under: assurdo,incazzature,scienza,tecnologia — Oscaruzzo @ 09:23
In questa casa si rispettano le leggi della termodinamica

Questo per dire che questi qua non sono i benvenuti.

01/07/2007

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Filed under: freesoftware,pensieri,tecnologia — Oscaruzzo @ 22:43

Continua l’esplorazione dei miei vecchi backup, pieni di robacce ma anche di programmini scritti nel tempo libero che veramente mi stupiscono, per tante ragioni. Intanto è evidente che avevo troppo tempo libero. E poi mi rendo conto che ragionavo in modo ampiamente differente da come faccio ora. Probabilmente ero più intelligente. Sicuramente quando si trattava di risolvere problemi per cui ero completamente privo di basi teoriche, ero propenso ad esplorare possibilità che oggi magari scarterei a priori (sbagliando).

Certo, l’università ti plasma la mente. Ingegneria in particolare. Impari a pensare in modo diverso. Impari che dietro ogni problema trattabile ci deve essere un modello, una teoria, una serie di criteri che lo regolano. E insieme con le teorie vengono i metodi da usare affrontare quella classe di problemi. Questo è bello e utile, fornisce un sacco di strumenti, eccetera. Eppure prima, quando avevo un problema, sono sicuro che lo affrontavo in modo assai diverso. Più artigianale, forse, ma certamente più creativo. E quindi, oggi, leggere quei programmi scritti almeno dieci anni fa, mi dà la stessa sensazione che potrebbe dare ad un restauratore la scoperta di un’opera realizzata con materiali e tecniche assolutamente non convenzionali e conservatosi per pura fortuna.

E, a sproposito di restauri, ho recuperato un "pezzo" che avevo scritto in Pascal e l’ho riscritto in C (anzi, in CWeb). Il coso in questione risolve brillantemente (o diciamo piuttosto, che lo risolve in modo non convenzionale) un problema praticamente insolubile in tempi non geologici (ma all’epoca non lo sapevo). Trattasi del problema dello zaino. In pratica, data una serie di elementi ciascuno di una certa dimensione, bisogna selezionarne alcuni per riempire al massimo un contenitore di capacità limitata. Ad esempio, dato un contenitore di dimensione 8, e quattro elementi A B C e D di dimensione 5, 4, 4 e 2 rispettivamente, la soluzione ottima consiste nel mettere B e C nello zaino. All’epoca volevo mettere dei files su floppy cercando di sprecare meno spazio possibile. Bei tempi. Metto qui il file pdf che descrive l’algoritmo. Così. Per i posteri.

PS: No, ok, lo so che non è possibile che l’accrocchietto trovi sempre una soluzione in tempi ragionevoli, ma diciamo che per qualunque caso pratico io l’avessi provato, funzionava. Avevo sistemato tutta la mia collezione di roba porno su floppy, senza sprecarne troppi…

18/06/2007

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Filed under: assurdo,scienza,tecnologia — Oscaruzzo @ 15:51

Ogni tanto vado a ripescare gli accrocchi vecchi (perché alcuni accrocchi vanno a male col tempo, ma altri diventano vere gemme in grado di sputazzare autentiche soprese).

Questo accrocchio in particolare è un coso che avevo scritto taaaaanto tempo fa che si legge un file di testo e determina per ogni coppia di lettere xy quale sia la probabilità che la lettere seguente sia z. Ad esempio, se il file in ingresso è il testo di Pinocchio, si scopre che dopo le lettere "lp" ci può essere una "e" (probabilità 65,27%), una "i" (13,88%), una "o" (12,50%) oppure una "a" (8.35%). La "u" dopo "lp" non c’è mai (almeno nel testo di Pinocchio), così come non compare mai nessuna consonante (perché nessuna parola italiana contiene robe come "lpc"). Per fare un altro esempio, si vede che dopo "cq" la lettera che segue è una "u" con probabilità pari al 100%.

Tutto questo è molto interessante, ma la parte divertente viene fuori quando uno usa queste statistiche come regole per generare a casaccio delle cose che rispettano le regole di leggiblità delle parole, ma che ovviamente non sono parole. Questo post era stato composto con l’accrocchio in questione, punteggiatura compresa.

Inoltre, tra le parole che si possono tirare fuori dal "Pinocchio" ci sono queste: pino pinocché pinocciglia pinochetta pinochino pinocio pinocomo pinolla pinomeno pinon pinondando pinondò pinone pinonono pinonsi pinonte pinoracche pinorata pinossio pinostro pinosò pinoterva pinotto pinottone pinotò.

Grasse risate.

E usando come input una lista di nomi di luoghi e di personaggi contenuti nel Signore degli Anelli, si ottiene una sfilza di nomi tipo Bilkas, Darkhon, Dorit, Drantiad, Elbor, Estrianon, Ferbucky, Gawalahins, Herua, Maton, Morman, Olor, Paky, Phan, Polf, Samon, Tagil, Thil, Tobran, Urzar, Yato, Yorelëi.

Un generatore automatico di nomi fantasy. Utile.

02/05/2007

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Filed under: diritti,incazzature,tecnologia — Oscaruzzo @ 09:37

Oggi ho solo due cose da dire. Una è "hd-dvd" e l’altra è "09F9 1102 9D74 E35B D841 56C5 6356 88C0".

27/04/2007

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Filed under: guerra,pensieri,tecnologia — Oscaruzzo @ 16:09

Qualcuno li fermi!

OK, in questo filmato c’è uno schifoso animatronic (come quelli nel mondo dei pirati di Gardaland) comandato da un altrettanto schifoso chatterbot. Come la maggior parte dei chatterbot moderni è in grado di migliorare il proprio linguaggio e "imparare". Questo qua è avvantaggiato dal fatto che ha pure altri "input" da analizzare. Tutto molto affascinante. Ma quando il bamboccio gli mette un dito in un occhio, l’aggeggio dice:

"By the time you’re grown up, I’ll be as smart as a real person, and we will be like brothers. I do not know if you’ll remember me then, but I will never forget you. Someday I’ll come and find you, and we’ll be friends."

Traduco: prima che tu sia cresciuto, io sarò diventato intelligente quanto una persona vera, e noi saremo come fratelli. Non so se tu ti ricorderai di me, ma io non ti dimenticherò. Un giorno tornerò a trovarti e saremo amici.

AAAAArrrgh!

 

07/11/2006

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Filed under: armi,guerra,tecnologia — Oscaruzzo @ 10:23

OK, io sono un informatico, e mi affascina molto la tecnologia con le sue implicazioni sociali e filosofiche e gli impatti che può avere sulla società e sul nostro modo di vivere o di pensare.

Proprio per questa ragione NON penso che si debba realizzare qualcosa solo perché la tecnologia lo permette.

Leggo invece con un certo sconforto che la Samsung (fino a cinque minuti fa la mia marca preferita di aggeggi elettronici) ha deciso, forse per differenziare il suo mercato, di produrre una torretta mitragliatrice robotizzata e autonoma in grado di riconoscere una persona a due chilometri di distanza e di seccarla al volo.

Se qualcuno si avvicina, una cortese voce femminile lo informa del fatto che sta per beccarsi una pallottola.

Il video promozionale mi ricorda tantissimo le pubblicità della OCP che si vedevano in Robocop. Grottesco.

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