La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

27/02/2009

Sugli avatar

Filed under: informatica,tecnologia — Oscaruzzo @ 17:01

Una nota tecnica a proposito degli avatar. Questo blog (e molti altri) supporta Gravatar. È un servizio molto carino che consente di registrare su un unico sito un proprio avatar (per chi non lo sapesse: una propria immagine) che sarà poi utilizzata un po’ ovunque. È gratuito ed alquanto minimalista. Provatelo (se volete che nei vostri commenti compaia il vostro gravatar, dovete registrarvi con lo stesso indirizzo di mail che usate per i commenti, ovviamente).

PS: non mandano spam (almeno, finora).

18/02/2009

Imparo (kitchen edition)

Filed under: cucina,imparo,sproloqui — Oscaruzzo @ 23:35

Non ho ancora capito per quanto tempo si debbano lasciare i broccoletti in acqua bollente prima che siano cotti, ma sicuramente cinque minuti sono troppi.

Le uova barzotte (termine che, come ogni gay sa bene, indica uno stato intermedio tra il troppo molle e il troppo sodo) si preparano mettendo le uova in acqua fredda, portando ad ebollizione e facendo bollire per un minuto e poi lasciando le uova nell’acqua a fuoco spento per altri tre minuti (alternativamente mettendole nell’acqua già bollente per cinque minuti, ma a volte si rompono per lo shock termico). Quindi mettendole sotto l’acqua fredda per un altro mezzo minuto circa per bloccare la cottura (sgusciare e servire subito). Sono una delizia.

Lo stato di cottura di un pezzo di carne non dipende (direttamente) dal tempo di cottura, ma piuttosto dalla temperatura che si fa raggiungere alla parte più interna. Per questa ragione i termometri da cucina dovrebbero essere diffusi almeno quanto i mestoli (e invece sono costosi e quasi introvabili).

Sui barattoli di alcune marche di yogurt è indicata, insieme alla data di scadenza, pure l’ora (e il minuto). Ho provato a verificare cosa cambiasse nello yogurt, assaggiandone un cucchiaio un paio di minuti prima dell’ora di scadenza e un altro poco dopo. Devo dire che era più o meno uguale, a meno di non dovermi aspettare conseguenze sul lungo periodo…

Su Povia

Filed under: omosessualità,pensieri — Oscaruzzo @ 23:02

Mi scrive la Barynia in un commento (ma me lo dicono pure i colleghi in ufficio e lo dicono tante altre persone assolutamente ragionevoli e in buona fede):

«ascoltato due volte il brano di Povia, l’unica accusa che si può muovergli è quella di furbizia e opportunismo, per aver cavalcato scientemente un’onda polemica sproporzionata rispetto al brano, che ora, dopo due ascolti ripeto, a me sembra una storia e non un proclama. Non si sarà esagerato col vittimismo e continuando non si fa il suo gioco?»

Questo discorso l’ho sentito davvero tante volte in pochi giorni.

Il problema è il titolo (o il ritornello): “Luca era gay, adesso ama lei”. È un po’ come dire “Luca era calabrese, adesso ama lei”. Non ha molto senso. Una delle due parti delle frase è una azione. L’altra è una caratteristica di una persona.

Amare un uomo, in modo peraltro conflittuale come descrive Povia, o banalmente scoparci non vuol dire essere gay. C’è sicuramente gente che lo fa per le ragioni più strane, ivi comprese quelle che descrive lui nella sua canzone. Ma allora diciamo “Luca aveva una sessualità seriamente disturbata, ora ama lei”. Perchè alla fine il nocciolo della questione è che avere una sessualità disturbata ed essere gay sono due cose diverse. Anzi, essere gay serenamente richiede proprio il passare oltre tutta una serie di turbe che non raccomando a nessuno.

Mettiamoci nel mezzo anche ragazzini che arrivano a togliersi la vita perchè si sentono dire da ogni direzione che sono dei deviati e dovrebbero (ma non possono) cambiare; genitori che obbligano a volte i figli ad andare dal prete, dallo psichiatra, dal mago, dallo psicologo (e quando sono fortunati vengono rimandati al mittente in quanto “semplicemente” gay, e quando sono sfortunati si beccano mesi di terapia inutile e anzi nociva); aggiungiamoci anche i fascisti rincoglioniti che non vedono l’ora di spaccare la testa al “depravato” di turno. Direi che ce n’è abbastanza per dire che il messaggio della canzone non è solo mal costruito, ma va anche a rafforzare una serie di situazioni pericolose (“hai visto, lo dicono pure in tivù…”).

Aggiungo infine che la canzone è ignobile anche perchè sembra dare la colpa dell’omosessualità ai genitori. Di nuovo, mentre i genitori possono trasmettere un sacco di turbe, non possono farti diventare gay. Quando un ragazzo gay fa coming out coi suoi, molto spesso dopo una prima fase di conflitto c’è quella dei sensi di colpa. Anche per questa cosa, direi che non c’è proprio bisogno delle stronzate di Povia.

Fargli pubblicità gratis non è bello. Ma bisogna dire e far sapere che quelle che scrive sono cazzate.

17/02/2009

Grazie

Filed under: gioia insensata,omosessualità,spettacolo — Oscaruzzo @ 23:09

Benigni ha concluso il suo monologo (quasi mezz’ora) a Sanremo parlando di omosessuali. Del fatto che sono stati nel corso dei secoli torturati, imprigionati, uccisi, derisi, emarginati. Ha parlato di Oscar Wilde. Ha letto una sua lettera ad Alfred Douglas, scritta dal carcere, dove era stato condannato a lavori forzati per aver amato un uomo, e da cui uscì distrutto e rovinato, per morire pochi anni dopo. Una lettera struggente, in cui tra l’altro raccomanda al suo amato di lasciare l’Inghilterra in favore dell’Italia, dove avrebbe potuto costruirsi una vita serena.

Povia, non sei nessuno.

Roberto, grazie.

15/02/2009

Famiglia?

Filed under: amore,gioia insensata,omosessualità — Oscaruzzo @ 01:41

È durato solo un secondo, ma stavo veramente per commuovermi. Alla cassa del ristorante dove ho appena cenato col mio ragazzo regalavano delle penne e dei buoni-sconto validi in un negozio in zona. La cassiera ha avuto un attimo di esitazione; non sapeva se darcene una o due e allora ci ha chiesto “siete una famiglia?”.

Per la cronaca, si tratta del Ristorante Ratatui, in via San Rocchetto, 34 a Torino, e non è un locale gay. Consigliato.

14/02/2009

Senza parole

Filed under: amore,omosessualità — Oscaruzzo @ 00:08

[via panda]

12/02/2009

Un fascismo senza divisa

Filed under: incazzature,politica — Oscaruzzo @ 10:55

So che tre post consecutivi sullo stesso argomento potranno far pensare che sto diventando monomaniaco, ma la verità è che sono veramente preoccupato, anche se continuo a essere circondato da persone che trovano ancora che tutto sommato ci si possa scherzare su.

Oggi riporto una testimonianza preoccupante. Chi la scrive è Massimo Ottolenghi (classe 1915), decano dell’Ordine degli avvocati di Torino. Qui l’originale.

«Situazione triste e allarmante quella in cui versa il nostro Paese: sono angoscianti le analogie con le vicende che io, testimone ultranovantenne, ho già vissuto sotto il fascismo, e che oggi non posso e non devo tacere.

La grave crisi finanziaria si presenta di nuovo come occasione per scardinare lo Stato di diritto. E offre la tentazione di svincolare il potere da qualsiasi ostacolo e controllo conclamando, nel caso di Eluana Englaro, il trionfo di un’invocata legge naturale o divina in spregio alle sentenze definitive dei supremi organi giudiziari.

La crisi si presta a individuare come nemici la Costituzione e i “diversi”, che appaiono come la fonte di tutti i guai, mentre il Parlamento è costituito da rappresentanti designati dalle segreterie di partiti anziché essere eletti dal popolo, così come era costituita la Camera delle Corporazioni durante il Fascismo.

Inoltre, con i nuovi provvedimenti avviati dal governo, la giustizia viene spogliata dal potere di avviare le indagini su notizie di reato; potere che viene invece conferito alla polizia giudiziaria, soggetta direttamente all’esecutivo. Nel contempo la polizia, depotenziata di mezzi, viene umiliata dal controllo di costituende ronde di volontari designati dai partiti: una nuova milizia costituita da squadre di tifosi e di facinorosi così come è accaduto sotto il Fascismo. E per controllare l’opinione pubblica e trasformare l’informazione in propaganda, non sarà più permesso divulgare prima del processo i contenuti delle intercettazioni sebbene messe a disposizione delle parti.

Si tende infine a trasformare i cittadini in delatori, a cominciare dai medici, che ora sono indotti a denunciare gli immigrati irregolari, in violazione dei loro principi deontologici. Mancano solo i capifabbricato e la taglia sui diversi. Non occorre neppure la marcia su Roma né il Concordato: bastano un nuovo uomo della Provvidenza e un Papa re».

11/02/2009

Coerenza

Filed under: incazzature,politica — Oscaruzzo @ 11:15

Scopro questa notizia sul blog di Travaglio, Corrias e Gomez.

Il nostro merdosissimo presidente del consiglio qualche giorno fa ha avuto modo di fare dichiarazioni sul “caso Englaro” di questo tenore: «A me sembra che qui non ci sia altro che la volontà di togliersi di mezzo una scomodità».

Tanto per coerenza, ricordiamo che anni fa la moglie di Berlusconi abortì al settimo mese dopo aver saputo che il feto era deforme.

Qui l’intervista al Corriere della Sera.

10/02/2009

Se ne frega

Filed under: diritti,incazzature,politica — Oscaruzzo @ 15:16

A lui non frega nulla di Eluana. A lui interessa affermare il principio che una sentenza definitiva può essere ribaltata per decreto, o per legge ordinaria, o per legge costituzionale. A lui non frega nulla della vita e della morte. A lui interessa compiacere il Vaticano con un decreto impopolare ma a costo zero, fatto già sapendo che il Quirinale non lo firmerà, dunque senza pagare alcun prezzo di impopolarità. A lui non frega nulla delle questioni etiche. A lui interessa coprire il colpo di mano contro la giustizia e la civiltà: i medici trasformati in questurini e delatori contro i malati clandestini; le ronde illegali legalizzate; le intercettazioni legali proibite; gli avvocati promossi a padroni del processo, che faranno durare decenni convocando migliaia di testimoni inutili per procacciare ai clienti ricchi l’agognata prescrizione; i pm degradati ad «avvocati dell’accusa», come negli stati di polizia, dove appunto la polizia, braccio armato del governo, fa il bello e il cattivo tempo senza controlli della magistratura indipendente; dulcis in fundo, abolito l’appello del pm contro l’assoluzione o la prescrizione in primo grado, ma non quello del condannato (non hai vinto? Ritenta, sarai più fortunato), sempre all’insegna della «parità fra difesa e accusa». Tutte leggi incostituzionali che, dopo il no del Quirinale al decreto contro Eluana, hanno molte possibilità in più di passare. Per giunta, inosservati. Parlare di colpo di Stato è puro eufemismo. E poi, che sarà mai un colpo di Stato? Se la Costituzione non lo prevede, si cambia la Costituzione.

(Marco Travaglio – L’unità)

09/02/2009

Scrivanie

Filed under: gnente,lavoro — Oscaruzzo @ 10:25

Di nuovo al lavoro…

scrivania-mandarini

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