La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

16/05/2012

La somma arroganza

Filed under: disappunto,incazzature,informatica,sproloqui — Oscaruzzo @ 19:53

I programmi che quando li installi si mettono un cacchio di setting che dice “run when Windows starts”.

Come se uno dovesse usarli sempre. Come se uno non volesse usare niente altro.

E ovviamente quello è il default. Non li tollero :-/

22/02/2011

Il post dal letto

Filed under: accrocchi,giocattoli,gioia insensata,gnente,informatica,tecnologia — Oscaruzzo @ 01:23

Ok, alla fine ho ceduto anche io al lato (quasi) oscuro e mi sono comprato un telefono Android.  E in virtù di questo, gli sfortunati lettori di questo semi-abbandonato blog si beccano un inutile post scritto comodamente (si fa per dire, voglio una tastiera) sotto le coltri. Lo so, la tradizione imporrebbe un post dal cesso, ma così è più pratico 😉
E ora buonanotte…

26/10/2010

Strani amori

Ho degli hobby strani. Lo so. Alcuni dicono che questo faccia di me una persona strana. Altri dicono che il fatto che sia una persona strana va moooolto al di là dei miei hobby. Tant’è.

In ogni caso, sarà che ultimamente sto troppo bene per preoccuparmi di cose più serie, ho iniziato a ripescare i miei vecchi passatempi. E non solo, ne ho pure aggiunti di nuovi.

Succede quindi che mi stia documentando su OpenCL, in parte con l’idea di utilizzare questa nuova conoscenza in ambito lavorativo, in parte per puro svago. Perché programmare per lavoro è noioso, ma farlo per hobby può essere una goduria unica.

Mi sono iscritto in palestra, anche se questo non è mai stata una mia passione. Mi dicono che ho un po’ di maniglie in più dello stretto indispensabile. Vedremo quanto servirà.

Ho seguito un corso di meccanica della bicicletta (perché non si sa mai) e come conseguenza di ciò mi sono impelagato nel restauro di un vecchio scassone (lo chiamo così ma secondo me ha grandi potenzialità). Non ho ancora capito bene come andrà a finire questa cosa, ma sicuramente è bellissimo vedere un pezzo di acciaio arrugginito trasformarsi sotto le tue mani in una cosa lucida e scintillante.

Ho in programma di fare qualche accrocchio con una scheda Arduino. Di questo non posso dire molto, anche questa forse diventerà una cosa lavorativa, per adesso sono ancora troppe le cose che devo decidere.

E nel frattempo, magari, se mi viene voglia, ogni tanto scrivo qualcosa qui. Colpa dei feed, comunque, ormai non giro più per blog come una volta, non lascio commenti: lurko, come si dice in (orribile) gergo, e trovo già scritto da altri tutto quello che vorrei dire. Mi basta premere un bottone “like” o “share” per sentirmi soddisfatto, ma in effetti non è proprio la stessa cosa. Anche su quello, vedrem.

16/05/2010

Intanto, sullo sfondo…

Filed under: assurdo,disappunto,informatica — Oscaruzzo @ 22:38

Non capisco onestamente se sono io che non colgo l’essenza della cosa (e magari mi sto perdendo qualcosa di interessante), oppure se davvero non ci sia un senso. Vanno di moda ultimamente questi cosiddetti widgets che sarebbero dei programmini che si mettono sul desktop e con grafica variamente accattivante svolgono una serie di attività dall’inutile allo scarsamente utile: dirti che tempo farà, dirti l’ora, permettere di prendere qualche appunto, eccetera. Ci sono dappertutto, su Linux, MacOsX, Windows.

E però, se stanno sullo sfondo (o desktop che dir si voglia), a che cappero servono? Io il desktop ce l’ho sempre coperto di finestrone e finestrine. Come cavolo dovrei accedere a queste cose? Spostando le finestre a destra e a manca? Qualcuno mi spiega questa roba???

17/12/2009

Conferme

Magari è la vecchiaia che avanza, e con lei la consapevolezza di non essere brillante come quando avevo vent’anni. O magari al contrario, è l’infanzia che non è mai finita, e la maturità che arrivando non si è mai portata via quello stupido bisogno di conferme e di apprezzamenti che ho sempre avuto.

Qualunque cosa sia, è bello sentirsi dire “sei molto bravo” da qualcuno che a tua volta stimi.

Così.

02/12/2009

Pirati!

Ho trovato questo video su youtube, e mi ha fatto tornare ai tempi intorno al 1990, quando non c’era Internet e i floppy da 3 pollici e mezzo erano il meglio che ci fosse.

Allora come oggi la pirateria informatica era il modo con cui i disgraziati poveracci ragazzotti adolescenti senza introiti riuscivano ogni tanto a giocare a qualcosa su macchine che oggi non useremmo nemmeno come calcolatrici. Ora, io so benissimo che molta gente non ha mai vissuto in un mondo senza Internet, senza peer to peer, senza torrent, senza DVD, senza chiavette da svariati giga. E allora, a beneficio di costoro, come funzionava all’epoca la pirateria?

Beh, era un casino, ma c’erano diversi canali. C’era il negozio “di fiducia” che tirava fuori da sotto il bancone un porta-floppy, e per sole cinquemila lire a floppy ti faceva sul momento una copia dei giochi che volevi. Negozi che tipicamente vendevano tutt’altro che videogiochi (anche perche` praticamente non esisteva un vero mercato dei videogiochi), e che di ogni gioco che usciva ordinavano ai distributori esattamente una copia (e chissà come mai).

E poi c’erano gli spacciatori semi professionisti. Quelli che per cinquantamila lire al mese ti facevano un “abbonamento”. Ce n’era uno nella scuola in cui mi sono diplomato. Ogni mese arrivava con una scatola di cartone contenente 50 floppy, con etichette scritte e riscritte e cancellate e riscritte. Io avevo fatto “l’abbonamento” con altri due compagni di classe, altrimenti sarebbe stato troppo costoso. Mi portavo a casa la scatola e in un pomeriggio provavo tutti i floppy: tipicamente su cinquanta floppy ci stavano circa una trentina di giochi, i più dei quali assolutamente sconosciuti ed orrendi. Effettuavo una rapida selezione, aiutato da fide riviste infarcite di recensioni e opinioni, e partivo a copiare floppy in triplice copia. Tutto questo andava ovviamente bene quando i floppy funzionavano. Ma i floppy sono un ricordo sufficientemente recente e penso che tutti sappiate che i floppy spesso non funzionavano affatto (a tradimento, di solito: specialmente quando erano pieni di roba importante).

E infine c’erano i pirati professionisti, quelli che miracolosamente procuravano giochi ancora non pubblicati, che ottenevi scrivendo (come nel video) al fermo posta bla bla bla, che costavano un occhio della testa, ma che potevano servire a mettere su un piccolo giro di spaccio, come presumo facesse il nostro fornitore di fiducia.

Altri tempi. Devo che non mi mancano i floppy inaffidabili e lenti. Non mi manca non avere i soldi per comprarmi nemmeno un videogioco ogni tanto. Non mi manca nemmeno il pirata/spacciatore odioso e presuntuoso che sapeva di tenerci in pugno quasi come dei mezzi drogati. Né mi manca la sensazione di fare qualcosa di illegale, che francamente non mi è mai piaciuta.

Mi manca invece tutto sommato la sensazione di essere un pioniere. Mi manca il senso di meraviglia nello scoprire in tutta quella fogna ogni tanto autentiche perle. E mi manca il fatto di sapere che quel che stavo giocando stava influenzando in modo significativo il mio gusto, il mio modo di ragionare, il mio carattere, e che anche dopo quindici o venti anni ci avrei ripensato con affetto.

27/02/2009

Sugli avatar

Filed under: informatica,tecnologia — Oscaruzzo @ 17:01

Una nota tecnica a proposito degli avatar. Questo blog (e molti altri) supporta Gravatar. È un servizio molto carino che consente di registrare su un unico sito un proprio avatar (per chi non lo sapesse: una propria immagine) che sarà poi utilizzata un po’ ovunque. È gratuito ed alquanto minimalista. Provatelo (se volete che nei vostri commenti compaia il vostro gravatar, dovete registrarvi con lo stesso indirizzo di mail che usate per i commenti, ovviamente).

PS: non mandano spam (almeno, finora).

13/12/2008

Giocare protetti

Filed under: diritti,informatica,videogiochi — Oscaruzzo @ 14:46

È da almeno una ventina di anni che i produttori di software mi tormentano coi loro stupidissimi sistemi di protezione. Codici, chiavette, CD e DVD strani che devono stare costantemente dentro il lettore, connessioni nascoste a siti di autenticazione, ogni sorta di rottura di palle.

Ogni volta che compro un videogioco (legalmente, in negozio!!!) mi tocca poi scaricarmi via internet un qualche crack che mi permetta di usarlo. Perché magari non gli piace il mio lettore DVD, o vuole appunto avere il DVD costantemente nel lettore, o vuole collegarsi ogni 5 minuti in giro per il mondo, o altri cento motivi.

Ma che senso ha che l’acquirente onesto si debba sbattere contro cento meccanismi scassaminchia mentre il pirata ha tutto a portata di mano? Queste grandissime rotture di scatole non impediscono la pirateria e danno solo fastidio agli utenti legittimi.

Per questa ragione sono felicissimo di leggere che il prossimo capitolo della (bellissima) serie di Prince of Persia, in versione PC non avrà nessun meccanismo di protezione da copia. Dopo le proteste degli utenti contro Spore e GTA4, entrambi particolarmente molesti da questo punto di vista, la Ubisoft ha deciso di fare questo esperimento. Vedremo.

03/09/2008

Meta

Il recente trasloco qui è stato un po’ improvviso, e certamente non annunciato. Però ci pensavo da un pezzo, per un sacco di ragioni, anche se con splinder mi trovavo tutto sommato benino.

Fondamentalmente mi sono spostato per potermi appoggiare ad una piattaforma libera e aperta e di cui potessi essere io l’amministratore. Non tanto perché io sia un idealista, quanto piuttosto perché sono un pragmatico. Conoscere qualcosa del codice e della struttura del DB di WordPress mi permette (come minimo) di sapere con una buona certezza che posso salvare ed esportare tutto quanto ho scritto in questi anni. Per tirar fuori i vecchi post da splinder mi sono invece dovuto affidare a una serie di alchimie da far rabbrividire (e senza nessuna garanzia di funzionamento). Inoltre posso avere un’installazione identica sul mio PC di casa (perché il software è lo stesso) e farci tutti i macelli che mi vengono in mente.

E poi tanti altri motivi. Qui ho un form “ricerca” che funziona. Ho uno spazio mio in cui posso mettere le immagini che voglio linkare. Ho un DB su cui posso giocare in SQL quanto mi pare, tirando fuori le statistiche più assurde (dresdenbell e torelizer hanno entrambi superato i cento commenti, barynia e paguroeremita seguono a debita distanza). Chiunque può lasciare un commento senza necessariamente iscriversi ad alcunché (e se non gli piace il “mostrino” che gli viene assegnato, può avere un suo avatar personale registrandosi su Gravatar con la stessa mail che usa qui per i commenti). Posso aggiungere e togliere pagine personalizzate e scritte in php senza particolari vincoli su cosa contengano e cosa facciano (e sto già pasticciando parecchio su questo fronte). I feed sembrano funzionare ed essere aggiornati istantaneamente.

Infine, soprattutto, avevo voglia di giocare un po’ 😉

24/07/2008

Clickety click

Filed under: giocattoli,informatica — Oscaruzzo @ 13:56

La mia nuova tastiera. Ne sono già innamorato, non solo per l’aspetto, ma anche per il meccanismo dei tasti, evoluzione di quello della mitica IBM Model M. Clickety clickety click.

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