La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

19/07/2012

L’ing. in cucina

L’ingegnere è quel tipo di persona che per qualche recondita ragione gode come un mandrillo veramente in due sole situazioni: 1) quando capisce davvero come funziona qualcosa e 2) quando riesce a trasformare una cosa non funzionante in una funzionante.

La cucina è una di quelle attività in cui si possono eseguire in modo più o meno acritico delle ricette, con risultati più o meno aleatori, ma è anche una attività in cui capire come funzionano gli ingrendienti, le loro interazioni e in generale ragioni della riuscita (o meno) di un piatto è fondamentale per ottenere qualcosa che si collochi al di sopra del “mangiabile”.

L’ingegnere in cucina è quindi un ossesso sovente infelice e spesso frustrato perché magari non ottiene i risultati che vorrebbe (ma questo è un problema che deve risolvere) e perché a volte non capisce come mai seguendo una ricetta ottenga un obbrobrio. E quindi si incaponisce, si documenta, legge, prova, fa variazioni, e produce una serie di schifezze una peggiore dell’altra. Ma quando risce a risolvere il suo problema e a capire davvero il funzionamento di una ricetta e le interazioni tra gli ingredienti, e a produrre un piatto che è assolutamente perfetto secondo il suo modestissimo ma insindacabile giudizio (poiché spesso sperimenta in solitudine, e quindi chi può sindacare?), allora e solo allora l’ingegnere è felice. Anzi è estasiato.

Tutto questo per dire che oggi finalmente, dopo non pochissimi tentativi, ho prodotto un piatto di pasta cacio e pepe assolutamente meraviglioso. Ricetta ingannevolmente semplice.

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