La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

31/07/2006

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Filed under: animali,pensieri — Oscaruzzo @ 11:46

E` chiaro che i gatti sono pazzi. Beati loro.

MiciaErba

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 11:22

The term bolide (from the Greek βολις, bolis, missile) can refer to either an extraterrestrial body that collides with the Earth, or to an exceptionally bright, fireball-like meteor regardless of whether it ultimately impacts the surface.

30/07/2006

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Filed under: poesia — Oscaruzzo @ 10:12

Rileggo il testo della canzone Le vent nous portera, che ho postato qualche giorno fa, e mi rendo conto di non saper spiegare per quale ragione mi piaccia o che cosa esattamente voglia dire.

Eppure mi piace e sono certo che abbia un qualche senso. Mi pare un po’ come un quadro astratto. Puo` piacere e non piacere. Ma e` sempre difficile dire per quale ragione piaccia o quale significato abbia. Anzi, forse non c’e` nemmeno un perche`.

Mah.

Cambiando argomento, ho scoperto che sulle panche di piazza Carlo Alberto si sta benissimo. Sara` stata l’ora tarda e la tranquillita` della citta` senza rumori, l’arietta fresca, l’estetica stessa della piazza (anche se preferisco piazza Bodoni). O forse sara` stata la compagnia. Anzi, togliamo pure il "forse". In ogni caso, avrei potuto restarci indefinitamente.

28/07/2006

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Filed under: amore — Oscaruzzo @ 08:42

Sto cercando di buttare giu` un muro spesso un metro. Un muro fatto di paure, di preconcetti, di opinioni sballate su me stesso, sugli altri e su quelle che immagino possano essere le opinioni degli altri su di me.

Sto cercando di buttarlo giu` grattandolo con le unghie.

Non darmi tempo. Dammi una mano. O dammi la mano. E tirami fuori.

27/07/2006

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Filed under: poesia — Oscaruzzo @ 17:54

Je n’ai pas peur de la route
Faudrait voir, faut qu’on y goûte
Des méandres au creux des reins
Et tout ira bien là
Le vent nous portera

Ton message à la Grande Ourse
Et la trajectoire de la course
Un instantané de velours
Même s’il ne sert à rien va
Le vent l’emportera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera

La caresse et la mitraille
Et cette plaie qui nous tiraille
Le palais des autres jours
D’hier et demain
Le vent les portera

Génetique en bandouillère
Des chromosomes dans l’atmosphère
Des taxis pour les galaxies
Et mon tapis volant dis ?
Le vent l’emportera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera

Ce parfum de nos années mortes
Ce qui peut frapper à ta porte
Infinité de destins
On en pose un et qu’est-ce qu’on en retient?
Le vent l’emportera

Pendant que la marée monte
Et que chacun refait ses comptes
J’emmène au creux de mon ombre
Des poussières de toi
Le vent les portera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera

Noir Desir ~ Le vent nous portera

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Filed under: pensieri — Oscaruzzo @ 17:33

Il vento (che mi piace molto)… forte e insistente… soffia e porta via ciò che ingombra; sembra creare solo un gran polverone, ma quando si cheta ti accorgi che i pezzi del tuo puzzle invece di volare via si sono montati da soli… si dice che il vento faccia impazzire le persone, ma in fondo siamo sempre noi che troviamo scuse per giustificare ciò che facciamo e di cui poi ci vergognamo…

A un tratto mi sento un po’ piu` libero… e vorrei urlare.

26/07/2006

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Filed under: pensieri — Oscaruzzo @ 09:43

Ho visto una cosa bellissima. Il mare verticale. L’edera su Palazzo Madama a Torino, frustata dal vento, faceva le onde. Ipnotico.

Per inciso, il vento mi piace da impazzire. Adoro mettermi seduto a gambe incrociate sul parapetto di pietra sul piazzale di Superga, a guardare di sotto col vento che arriva da tutte le parti. O andare in giro per strada a guardare le correnti che fanno i "diavoletti della polvere", come li chiamava mia nonna. E potrei stare per ore in mezzo a una piazza, con le braccia aperte a farmi avvolgere e spingere dall’aria, e chi se ne frega se sembro un pazzo o un bambino. E` la cosa piu` simile al volo che ci sia concessa.

O forse no.

24/07/2006

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Filed under: poesia — Oscaruzzo @ 10:01

wind

Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare
e avere la pazienza delle onde di andare e venire,
ricominciare a fluire.

Un aereo passa veloce e io mi fermo a pensare
a tutti quelli che partono, scappano o sono sospesi
per giorni, mesi, anni, in cui ti senti come uno che si è perso
tra obbiettivi ogni volta più grandi.

Succede perché in un istante tutto il resto diventa invisibile,
privo di senso e irraggiungibile per me,
succede perché fingo che va sempre tutto bene
ma non lo penso in fondo.

Torneremo ad avere più tempo, e a camminare
per le strade che abbiamo scelto, che a volte fanno male,
per avere la pazienza delle onde di andare e venire,
e non riesci a capire.

Succede perché in un istante tutto il resto diventa invisibile,
privo di senso e irraggiungibile per me,
succede anche se il vento porta tutto via con sé, vivendo
e ricominciare a fluire…

Tiromancino ~ Imparare dal Vento

22/07/2006

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Filed under: poesia — Oscaruzzo @ 22:59

Les sanglots longs
Des violons
De l’automne
Blessent mon coeur
D’une langueur
Monotone.

Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l’heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure

Et je m’en vais
Au vent mauvais
Qui m’emporte
Deçà, delà,
Pareil à la
Feuille morte.

Paul Verlaine ~ Chanson d’automne

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Filed under: gente,pensieri — Oscaruzzo @ 13:18

Piazza San Carlo. Ci sono le panchine, fa un caldo bestiale. La gente passeggia, va di qua e di la`. Qualcuno in fretta. Qualcuno lentamente. Qualcuno da solo, qualcuno no.

Su una delle panche accanto alla mia c’e` una coppietta. Stanno attaccati uno all’altra, il caldo sembra risparmiarli scivolando oltre.

Su un’altra panca, un ragazzo magro dall’aria triste se ne sta seduto guardando avanti. Non aspetta niente. Non guarda l’ora. Non si guarda in giro. Sta li`.

Tre donne sui 35 anni chiacchierano vicino alla fontanella. Una ha la bicicletta. Si vede che sono amicone. Ridono di gusto e poi vanno via.

Un padre corre e gioca con una bambina piccolissima. La bambina ride. Non posso non sorridere anch’io.

Un uomo in bicicletta attraversa la piazza. Pedala veloce, ma va pianissimo. Quasi mi passa sui piedi. Dalla direzione opposta arriva una ragazza in bicletta. Lei va veloce.

Il ragazzo magro si alza e se ne va. Ha le spalle un po’ curve. Mi chiedo come mai sia cosi` triste.

Sento un leggero odore di nivea. Buono. E` una signora anziana, che arriva e prende il posto del ragazzo.

Per tutto il tempo, una musica di pianoforte mi giunge da non so quale direzione, smorzata. Non riesco a capire cosa stia suonando.

La gente passa e va. E` ora di andare. Mi alzo e continuo la mia passeggiata.

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