La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

28/09/2006

Nessun titolo

Filed under: pensieri,politica — Oscaruzzo @ 14:36

Apprendo con un po’ di sgomento che secondo Mastella la nuova finanziaria "azzanna il ceto medio" perche` aumenta le tassazioni delle fasce di reddito superiori ai 70.000 euro.

Ora, io non so in che universo viva Mastella, ma dalle mie parti 70.000 euro all’anno NON e` un reddito medio. Io, con la mia cazzo di laurea, e il mio cazzo di contratto a tempo indeterminato, mi considero fortunato a prendere (lordi) molto molto meno della meta` di quella cifra.

Quindi i casi sono due. O io non appartengo al ceto medio (ma evidentemente sono un proletario), oppure questi politici sono talmente fuori dal mondo e talmente carichi di soldi, che non sanno nemmeno di cosa stanno parlando.

24/09/2006

Nessun titolo

Filed under: gente,pensieri — Oscaruzzo @ 21:03

Sulle panchine in Piazza Bodoni. Tanto per cambiare, sto a perdere un po’ di tempo, aspettando che sia l’ora giusta (e cioè che sia troppo tardi).

Nel frattempo, mi piace da morire guardare gli altri, le persone in giro, le facce, quello che fanno, immaginare quello che dicono.

Dei bambini tra gli otto e i dieci anni si mettono a giocare a "uno, due, tre, stella" usando il piedistallo del monumento equestre come "base". Stanno immobili in posizioni assurde. Il bambino che dirige il gioco è incredibilmente severo e continua a far tornare daccapo tutti gli altri al minimo movimento. Gli altri protestano debolmente. Si vede che lui è il capo.

Sul lato opposto del piedistallo stanno un ragazzo e una ragazza; si stanno lasciando. Lui è inginocchiato davanti a lei, le sue mani appoggiate sulle ginocchia della ragazza. Le parla. Lei ha una espressione tristissima, guarda altrove.

Signori eleganti con signore eleganti, elegantemente camminano verso il conservatorio. Concerto jazz.

Sul terzo lato del monumento tre ragazzotti con skateboard posato ai piedi sono impegnati a rollarsi delle canne e parlare e ridere di qualcosa che è capitato a qualcuno. Ridono facendo "he he he he he".

I bambini decidono di cambiare, ora giocano a nascondino. Corrono di qua e di là, svaniscono dietro le piante, dietro le panchine, fra le macchine parcheggiate. Uno non fa in tempo a nascondersi e viene trovato subito. Si arrabbia. "Non gioco più".

Anche la coppia ha deciso che "non gioca più". Lui si è seduto, si tiene la testa tra le mani, i gomiti sulle ginocchia. Lei, la schiena appoggiata alla pietra, guarda ancora altrove.

Altra gente elgante. E poi altre coppie, alcuni anziani, altri giovani. Un barbone. Due tizi vogliono vendermi dei disegni che portano in una cartelletta. Un tale legge il giornale camminando, nonostante sia ormai buio.

Eccetera.

15/09/2006

Nessun titolo

Filed under: pensieri — Oscaruzzo @ 20:23

Sulla confezione della cena della mia gatta c’era una bella foto di un gatto tutto vispo e felice.

Sulla confezione della mia cena c’era una bella foto di un tonno fatto a pezzi.

Mi pare appropriato.

Nessun titolo

Filed under: letteratura — Oscaruzzo @ 16:02

Oriana Fallaci ha scritto tante cose. Le ultime non mi sono piaciute affatto. Altre, più vecchie, sì. Questa, ad esempio.

– Ho amato molto la luna, ho invidiato molto chi ci sarebbe andato. Ma ora che la guardo, così grigia e vuota e priva di bene, di male, di vita […] ricordo una frase […] «La luna è un sogno per chi non ha sogni». E preferisco questa palla verde e bianca e azzurra e brulicante di bene di male di vita che chiamano terra. È una palla avvelenata, lo so, e a toccarla e a starci si muore, lo so: la vita […] è una condanna a morte. […] E proprio perché siamo condannati a morte bisogna attraversarla bene, riempirla senza sprecare un passo, senza addormentarsi un secondo, senza temere di sbagliare, di romperci, noi che siamo uomini, né angeli né bestie ma uomini. Un giorno mi chiedesti cos’è la vita: vuoi ancora saperlo?

– Sì la vita che cos’è?

– È una cosa da riempire bene, senza perdere tempo. Anche se a riempirla bene si rompe.

– E quando è rotta?

– Non serve più a niente. Niente e così sia!

Grazie ad altainfedeltà per avermi riportato alla memoria questo brano.

08/09/2006

Nessun titolo

Filed under: pensieri — Oscaruzzo @ 20:50

Immagino che il bello degli imprevisti stia proprio nel fatto che, beh, sono imprevisti.

Oggi, per esempio, mi sono ritrovato a visitare una mostra/fiera di macchine per tagliaboschi. Il che francamente non me lo sarei mai aspettato.

Comunque, c’era una roba in grado di tirar giù un albero, sfrondarlo, tagliare il tronco in pezzi lunghi mezzo metro e poi spaccare detti pezzi e organizzare una bella catasta di legna pronta da ardere. Ora, io non ho nulla in contrario all’abbattimento controllato degli alberi, però è stato buffo vedere che il marchingegno in questione si chiamava Wood Terminator.

Vabé…

06/09/2006

Nessun titolo

Filed under: pensieri — Oscaruzzo @ 17:16

Modestamente, sono una potenza della natura. Per far sì che piova o faccia brutto, mi basta lasciare a casa la giacca.

05/09/2006

Nessun titolo

Filed under: pensieri,tecnologia — Oscaruzzo @ 11:32

Leggo che qualcuno si lamenta del fatto che probabilmente la disputa tra HD-DVD e BlueRay verrà risolta più da manovre "politiche" (alleanze tra distributori e produttori cinematografici) che non dalle libere scelte del mercato, che dovrebbero premiare un fantomatico "migliore".

Io (che, tanto per cambiare, sono pessimista e disfattista) penso però di non avere nessuna fiducia nelle "scelte del mercato". Basta vedere (in campo libresco) quanto abbia venduto Il Codice da Vinci o (in campo videogiochesco) l’ennesimo John Madden Football (che ha incassato più di 100 milioni di dollari in una settimana) o (in campo ellettronichesco) il Motorola Razr o (in campo politichesco) quanti voti abbia preso Berlusconi.

‘Nzomma, il mercato è bovino. Non elegge "il migliore". Almeno, non come regola generale. Verrebbe allora quasi da auspicare la classica idea della "dittatura illuminata". Peccato che sia solo una delle tante utopie…

01/09/2006

Nessun titolo

Filed under: pensieri — Oscaruzzo @ 10:29

È incredibile quanti lavori assolutamente meccanici vengano svolti da persone per le ragioni più disparate, ma soprattutto perché alla fine risulta (o sembra) più economico far sì che un individuo si fonda il cervello piuttosto che approntare una qualche soluzione automatica il cui scopo non sia tanto quello di sostituire l’uomo, ma piuttosto di permettergli di svolgere il suo lavoro meglio per lui e per l’azienda.

Succede così che in un’azienda in cui venivano montati astucci per rossetti in cui ha lavorato una persona che conosco, fra due lavorazioni assolutamente automatiche ce ne sia una assolutamente manuale, in cui un povero cristo infila un pezzetto di ferro in ogni benedetto astuccio che gli passa davanti al naso.

E succede anche che il sottoscritto faccia per tre giorni di fila un lavoro di copia&incolla perché scrivere un programmino che eseguisse il suddetto lavoro in cinque minuti (e bene) avrebbe richiesto mezza giornata.

Se non è miopia questa…

Powered by WordPress