La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

31/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 08:49

Ma questa è forse la settimana della fauna selvatica in città? Da lunedì a oggi, ho visto: una decina di fagiani (!) in un prato sulla strada tra Pino e Chieri; uno stormo di anatre su Torino; un gruppo di cinque o sei aironi in volo in formazione sopra la Stura; un riccio davanti a casa mia. E qualche tempo fa mi sono imbattuto pure in un falco (a Superga, a inizio mese). Oibò.

29/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 18:32

Mumble. I “sottoposti” sono diventati due. Io già sono disorganizzato per conto mio! Stare dietro a ‘sti due, fargli capire tutta l’architettura dell’accrocchione ed trovare pure il tempo per fare il mio lavoro, per me è impossibile o quasi. Eppure sento che questa esperienza mi sarà utile. Quanto meno servirà a farmi venire un esaurimento o a farmi licenziare quando avremo mancato tre consegne di fila o a farmi arrestare quando avrò dato fuoco a quelli del personale legati sulle loro sedie, in virtù del fatto che ancora non mi hanno nemmeno assunto (maledetti contratti CoCoCo) e hanno pure una faccia tale da venirmi a dire che “ormai lei è un pilastro del progetto”. Gli venisse…

24/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 11:55

OK, sono un ignorantone. Ieri sera a Chieri, proprio sotto la finestra di casa mia, c’era Goran Bregovic in concerto. Io fino a ieri non sapevo assolutamente chi fosse e veramente non pensavo di essere l’unico. Anzi, per dirla tutta, pensavo quasi di sfruttare la cosa oggi, dicendo ai colleghi una cosa tipo “ieri sera c’era Bregovic a Chieri” e a un loro “e chi sarebbe?” avrei sfoggiato una analisi assolutamente improvvisata della sua produzione musicale e del suo concerto. E invece tutti sapevano benissimo chi fosse e quindi la bastardata non è riuscita per niente, e in più mi sono accorto che alla fine i miei orizzonti musicali sono meno ampi (o ampli? o ampii? o ampî?) di quanto pensassi.

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 10:02

Mi è tornato in mente un episodio che mi è successo tempo fa, quando prendevo quotidianamente il treno. È uno esempio di quei casi in cui il gergo lavorativo può farti passare per un pericoloso pazzo. In gergo informatico, quando un programma (e specialmente un processo-server) sta funzionando correttamente e risponde alle richieste, si dice che è vivo; in caso contrario è morto. Di conseguenza, si usa spesso dire uccidere intendendo fermare o arrestare.

Bene, io me ne stavo tornando a casa, quando mi telefona un collega preoccupato. Metto in grassetto quello che dicevo io, e cioè quello che sentiva chi mi stava intorno…

— senti, non è che stasera ce ne siamo andati lasciando vivo l’accrocchio? (l’accrocchio è il progetto su cui lavoro, che è una cosa che se gli gira storto ti manda un milione di SMS)

no, tranquillo, quando sono andato via era morto.

— sicuro?

si si, l’ho ucciso io, ho controllato ed era morto. Nessun problema.

— ok, ciao.

ciao.

Bello, no?

23/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 11:57

Maro` quando ho iniziato questo blog avevo tempo di aggiornarlo ogni tanto, e invece adesso sono sempre nella mota fino al collo. Pero` ho ancora un sacco di robe assurde da tirar fuori dalla mia testa, per cui prima o poi tornero` a scribacchiare un po’.

Per ora dico solo che oltre ad avere un sacco di cose da fare, per la prima volta in vita mia ho pure un “sottoposto” a cui lasciare in eredita` una cosa che avevo fatto. Il problema e` che mettere il tizio in condizione di lavorare autonomamente (e quindi senza stargli dietro di continuo) e` DIFFICILE! Alla fine faccio il mio lavoro e due terzi del suo. Essere la penultima ruota del carro, a quanto pare, e` un po’ peggio che essere l’ultima…

16/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 16:54

A volte non e` che sia necessario essere creativi. Basta leggere i giornali, e si trovano le cose piu` assurde e surreali. Ad esempio, oggi ho letto questa:

“Da uno sporco negro non mi faccio curare”. Così un uomo di 50 anni ha reagito di fronte al medico di colore che ieri sera è arrivato su un’ambulanza del 118 per prestargli soccorso dopo un malore. Non contento dell’aggressione verbale, l’uomo è passato alle mani e si è scagliato contro il medico, un nigeriano di 46 anni, e i due infermieri che lo accompagnavano. Infine, con una spranga di ferro raccolta per strada, ha fracassato vetri e quanto ha potuto all’interno dell’ambulanza. Gli agenti di polizia intervenuti poco dopo non hanno avuto miglior sorte: raggiunto l’uomo che nel frattempo era rincasato, l’hanno dovuto affrontare mentre, con un coltello da cucina in mano, li minacciava precisando: “Sono fascista e laziale”. Dopo una breve colluttazione, gli agenti sono riusciti a serrargli le manette ai polsi e ad arrestarlo con le accuse di lesioni, minacce a incaricati di pubblico servizio, violazione alle leggi sull’odio razziale, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti.

Beh, che dire?

15/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 09:42

Arieccomi, non e` che sono morto. Pero` certo questa cosa del blog e` impegnativa. Voglio dire, non e` che uno abbia sempre la cosa interessante da scrivere.

Anyway, anche se a nessuno gliene freghera` niente, sabato mi e` toccato addirittura di andarmi a cacciare in una discoteca (Faster all’aperto, al parco della Colletta). Meno male che era all’aperto! Almeno ogni tanto potevo far riprendere le mie povere orecchiuzze dal rintronamento totale in cui stavano precipitando. Per non parlare della ipersudorazione che grazie al cielo si poteva contenere con una passeggiata nel parco… Comunque non ho mai capito le discoteche. Anzi, per essere precisi non ho mai capito il ballo. Io ascolto la musica, ma anche quando mi piace (e la roba da disco NON mi piace), non mi viene proprio da mettermi a saltellare e sballonzolare. Qualcuno dice che questo fa di me una persona fredda e insensibile. Oddio, spero di no. E comunque i truzzoni che giravano ballando con gesti da rapper non e` che mi sembrassero proprio il massimo della sensibilita`. Mumble mumble.

10/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 16:50

Quello che non avrei mai voluto e` successo. Sono depositario di un “trade secret”, nel senso che conosco (avendola scritta) la procedura per fare una cosa che in teoria dovrebbe essere super-segreta. Alla fine e` una menata pazzesca, ma ugualmente spero che i super-capi non sappiano cosa facevano i faraoni agli architetti delle piramidi…

09/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 18:31

Sto facendo delle prove con i template, ma come sempre ho la sensazione che il motto del buon vecchio Dijkstra (computing’s central challenge is ‘How not to make a mess of it’) sia disatteso. Per ora nessuno si sconvolga se trova scritte cose come “prova 1 2 3” e “pizza pazza nel pozzo che puzza”…

08/07/2003

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Filed under: Uncategorized — Tags: — Oscaruzzo @ 13:59

Ho sognato che ero in mezzo a un temporale pazzesco, pieno di fulmini che colpivano a destra e a sinistra intorno a me. C’era altra gente che scappava, ma io invece mi avventuravo in mezzo ai fulmini per andare prendere dei cristalli colorati che si formavano dove la saetta aveva colpito e fuso la sabbia. Me ne prendevo una bella quantita` e poi li mettevo in macchina (che pero` era tutta scassata come se avesse avuto un incidente) e me ne andavo bel bello.

Boh.

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