Succede che uno di domenica non abbia niente da fare e allora, più o meno facendosi trascinare da altri, si ritrovi a fare un giro alla reggia di Venaria, recentemente riaperta dopo anni e anni di restauri.
Il posto di per sè non è particolarmente notevole. Una successione labirintica di stanzette piccole e poco significative, spoglie, imbiancate, con appena qualche stucco sui soffitti e popolate (o forse sovrappopolate) da una collezione di quadri, tanto che pare di visitare una pinacoteca più che una reggia. E poi a un tratto giri un angolo e ti trovi qui dentro.
Non ci sono parole.