La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

17/02/2009

Grazie

Filed under: gioia insensata,omosessualità,spettacolo — Oscaruzzo @ 23:09

Benigni ha concluso il suo monologo (quasi mezz’ora) a Sanremo parlando di omosessuali. Del fatto che sono stati nel corso dei secoli torturati, imprigionati, uccisi, derisi, emarginati. Ha parlato di Oscar Wilde. Ha letto una sua lettera ad Alfred Douglas, scritta dal carcere, dove era stato condannato a lavori forzati per aver amato un uomo, e da cui uscì distrutto e rovinato, per morire pochi anni dopo. Una lettera struggente, in cui tra l’altro raccomanda al suo amato di lasciare l’Inghilterra in favore dell’Italia, dove avrebbe potuto costruirsi una vita serena.

Povia, non sei nessuno.

Roberto, grazie.

11 Comments »

  1. Ma dopo la (musicalmente scialba e letterariamente infima) canzonetta di Povia, Grillini ha avuto la parola. Ha fatto un commento piuttosto pacato e quasi commovente. È stato fischiato da quello stesso pubblico che mezz’ora prima si era messo in piedi ad applaudire Benigni.

    Siamo un paese di schizofrenici.

    Comment by Oscaruzzo — 18/02/2009 @ 00:34

  2. Nessun dubbio sulla schizofrenia del paese. L’intervento di Grillini non ha aggiunto molto a quanto detto da Benigni. Forse ha infastidito l’ultima frase che ha detto, contro Povia (“che impari Piovia cosa significa…”). Tieni conto che comunque il pubblico a Sanremo, come in ogni spettacolo TV, ha davanti più di una persona che gli dice come e quando applaudire. Il pubblico pagante è una minima percentuale, il resto sono figuranti. E obbediscono, per alcune decine di euro a sera…

    Comment by Zonasedna — 18/02/2009 @ 00:56

  3. Ieri un amico era depresso per l’esito delle elezioni in Sardegna, mentre io non ho manco fatto caso alla notizia. Ormai sono anestetizzato. Il peggio (divenuto una questione quotidiana) non mi sorprende più. Da qui è meglio andarsene quanto prima. Non è il posto mio…

    Comment by Stoney — 18/02/2009 @ 09:26

  4. Ciao, sono entrato oggi per la prima volta nel tuo blog e lo trovo molto interessante, quindi sappi che da questo momento sei aggiunto ai miei PREFERITI. 🙂

    Comment by Massi — 18/02/2009 @ 15:54

  5. guarda, no che ti interessi, ma Povia davvero non é nessuno, per le volte che ci ho parlato mi é sembrato… vabbé, evito. era solo per dire che hai ragione! LL

    Comment by lindalov — 18/02/2009 @ 18:55

  6. Zonasedna: purtroppo concordo

    Stoney: non possiamo andarcene, ci vuole una quantita` di incazzatura costante affinche` il paese non crolli 😉

    Massi: grazie 🙂

    Linda: preferisco tutto sommato saperlo SENZA doverci parlare direttamente 😉

    Comment by Oscaruzzo — 18/02/2009 @ 19:11

  7. Quella lettera era, è, onesta, commovente, appassionata, indirizzata peraltro – e diciamolo, per favore – a uno stronzo galattico quale era Alfred ‘Bosie’ Douglas, indegno di quell’amore. In quella lettera c’è tutto e siccome è totalmente priva di retorica, le parole di Grillini a me sono suonate stucchevoli. Faccio un’altra annotazione e mi auguro di non essere fraintesa, sennò pazienza: ascoltato due volte il brano di Povia, l’unica accusa che si può muovergli è quella di furbizia e opportunismo, per aver cavalcato scientemente un’onda polemica sproporzionata rispetto al brano, che ora, dopo due ascolti ripeto, a me sembra una storia e non un proclama. Non si sarà esagerato col vittimismo e continuando non si fa il suo gioco?

    Comment by barynia — 18/02/2009 @ 22:05

  8. Barynia: concordo con le tue considerazioni su Bosie. Concordo anche sulla stucchevolezza di Grillini (ma comunque fischiarlo m’è parso incoerente). Sulla canzone di Povia la questione è più complicata, e ti meriti per questo un post apposta 😉

    Comment by Oscaruzzo — 18/02/2009 @ 22:47

  9. […] scrive la Barynia in un commento (ma me lo dicono pure i colleghi in ufficio e lo dicono tante altre persone assolutamente […]

    Pingback by La casa dell’accrocchio » Blog Archive » Su Povia — 18/02/2009 @ 23:02

  10. Tu pensa quanto è peggiorata l’Italia dai tempi di Oscar Wilde, e quanto è migliorata l’Inghilterra, invece.

    Comment by Anellidifumo — 23/02/2009 @ 15:35

  11. Non ho sentito il discorso di Benigni, ma ciò che hai scritto mi fa pensare alla parte terribile contenuta nella graphic novel “V for Vendetta”, quando la protagonista legge la lettera di quella donna che muore per gli esperimenti di vivisezione nel carcere da cui scappa V, e che era diventata una cavia di laboratorio perchè omosessuale…

    Comment by Chiara — 26/02/2009 @ 20:17

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