La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

27/04/2008

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Filed under: fregature,gente,mondo di merda,musica,pensieri — Oscaruzzo @ 18:50

Sabato sera, in un piccolissimo ristorante tipico di Torino, festeggiando un amico prossimo al matrimonio, abbiamo avuto per buona parte della serata l’accompagnamento musicale di un anziano signore con la fisarmonica. Abbiamo cantato canzoni da osteria (in piemontese, per la maggior parte) e bevuto alla sua ed alla nostra salute. Il ristoratore gli ha offerto la cena e i presenti gli hanno lasciato qualche soldo di mancia.

Solo dopo mi sono accorto che si trattava di uno dei maggiori fisarmonicisti degli ultimi 50 anni, autore di alcune canzoni che qui in Piemonte sono ormai parte del del patrimonio culturale comune, almeno quanto "Funiculì funiculà" lo è in Campania. Ho trovato una sua mini-biografia che riporto:

«Esordisce ventenne all’E.I.A.R. (la RAI di allora) nelle orchestre di Zeme e Migliardi e poi nel regno di Cinico Angelini alla Sala Gay di Torino. Nel 1954 con un suo complesso tiene concerti in tutta Europa nelle basi della NATO. Il suo periodo magico inizia in Francia, a Parigi, lungo la Senna. Diventa una vedette di primaria importanza, riempiendo con il suo "accordeon" le notti di Montmatre, di Montparnasse e di Pigalle. Ha suonato con Gilbert Bècaud in uno spettacolo di grande successo: "An evening in Paris" che ha tenuto il cartellone per più di un anno nelle maggiori città francesi e nord-africane, con trionfale conclusione a Parigi. In televisione è apparso con Annie Cordy ed ha tenuto concerti con Ginette Leclaire, Mirelle Mathieu e con la grande Edith Piaf. Ha lavorato nei più prestigiosi teatri parigini come il "Theatre de Varietè", il "Moulin Rouge", il "Lido" e l"Olimpia". Nell’80 il presidente Pertini nomina il Maestro "Cavaliere della Repubblica".»

Triste.

6 Comments »

  1. E’ tutto così malinconico, ma affascinante.. almeno tu ti sei ricordato di lui. Chissà quanti sono i personaggi del genere che ci passano accanto senza che li riconosciamo.. -.-‘

    Comment by Jimmuzzu — 28/04/2008 @ 12:13

  2. Veramente triste, direi.

    L’unica macchia in un curriculum del genere è quell’esibizione alla Sala Gay di Torino. Non poteva che finire così. 😉

    Comment by paguroeremita — 28/04/2008 @ 18:17

  3. Si legge “gai”, non “ghei” ed e` (magari qualche non-torinese non lo sa) un cognome abbastanza diffuso da queste parti. Balengo 😉

    Comment by Oscaruzzo — 28/04/2008 @ 22:02

  4. LOL

    Comment by paguroeremita — 30/04/2008 @ 16:33

  5. Non è triste, può ancora suonare.

    Comment by barynia — 30/04/2008 @ 16:37

  6. Dai lasciami il nome del ristorante, anche in pvt, io vengo ogni tanto a cena a torino 🙂

    Comment by Lodger — 07/05/2008 @ 08:56

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