A ogni benedetta elezione – che sia politica o amministrativa poco importa – si verifica, suppongo dagli anni ’40, un fenomeno assolutamente incomprensibile: in giro per la città vengono approntati una serie di orrendi pannelloni metallici il cui scopo è quello di essere ricoperti di strati e strati di manifesti elettorali. Inoltre gli stessi manifesti ricoprono improvvisamente muri, lampioni, bidoni, altri cartelli pubblicitari, marciapiedi (!!), porte… insomma qualunque tipo di superficie più o meno piana diventa un luogo dove incollare un manifesto.
Tra circa un mese a Torino ci toccherà eleggere un nuovo sindaco e già inizio a vedere le strade, i viali, i parchi imbruttirsi progressivamente, man mano che aumentano i pannelli e i loro strati di manifesti.
Ora, tralasciando l’uso improprio e/o abusivo di alcune superfici, e tralasciando pure l’estetica della cosa, quello che veramente mi fa pensare è l’efficacia che tale mezzo di “campagna elettorale” può avere.
Davvero esiste al mondo qualcuno che sia così suggestionabile da cambiare opinione politica in base a un manifesto? O in base a mille manifesti? O diecimila manifesti uno sopra l’altro? O qualcuno che per questo decida di scrivere un nome piuttosto che un altro?
Non so. Non capisco.