All’inizio di maggio ho preso una decisione drasticissima: ho fatto demolire la mia macchina. E non ne ho presa un’altra. Ma non sono appiedato. Da circa quaranta giorni dipendo per i miei spostamenti esclusivamente dalla mia bicicletta e dai mezzi pubblici (e dal buon cuore di chi ogni tanto mi dà uno strappo, seppur brontolando).
Ci sono ovviamente vantaggi e svantaggi. Vi elenco qui quelli che mi vengono in mente (in ordine rigorosamente sparso), casomai qualche altro pazzo volesse fare la stessa cosa.
π Andare in bici non costa nulla. Non consuma nulla. Non devi pagare bolli o assicurazioni. La manutenzione è ridottissima, economica, e te la puoi fare da te.
π Andare in pullman costa poco.
π In bicicletta fai ginnastica.
π In bici rischi di crepare sotto una macchina, specialmente di notte.
π Sul pullman puoi leggere.
π In bici puoi percorrere strade secondarie e fare un percorso razionale e poco trafficato.
π Per percorrere in bici i 7km che mi separano dall’ufficio, impiego lo stesso tempo che impiegavo in macchina, e 10 miniti di meno di quanto impeghi in pullman.
π Quando piove, in bicicletta ti bagni (fino alle mutande, e lavorare bagnato non è bello).
π Quando piove la bici la devi coprire, altrimenti si trasforma in un cumulo di ruggine.
π D’inverno solo pochi stoici riescono ad andare in bicicletta a Torino.
π Quei pochi stoici sostengono comunque che ci si scalda in fretta (vedrem).
π A Torino ci sono un sacco di piste ciclabili (e passano in zone stupende).
π Il pedone medio scambia le piste ciclabili per marciapiedi; ci cammina (o ci si ferma) in mezzo e le attraversa senza guardare (ma d’altronde il ciclista medio scambia i marciapiedi per piste ciclabili e ci corre sopra come un pazzo…)
π In bicicletta ci metti sempre lo stesso tempo, indipendentemente dal traffico, dall’ora e da clima.
π In bicicletta non devi cercare parcheggio, la puoi mollare dove ti pare.
π Le bici vengono rubate frequentemente. Bisogna averne una scassata da usare quando vuoi lasciarla in giro.
π Sia in bici che in pullman non ti devi incazzare per il traffico.
π Sia in bici che in pullman portare le borse della spesa è scomodo. Fare spese piccole e frequenti diventa indispensabile.
π I pullman hanno orari o tragitti che a volte sono scomodissimi.
π Qui a Torino, se rottami una macchina, ti danno degli incentivi pazzeschi sul car sharing (circa 1000€ tra abbonamento e chilometri prepagati). Il car sharing è una specie di autonoleggio. Non praticissimo, ma a volte può servire.
π In bicicletta mi sento sexy, in macchina mi sentivo uno sfigato (ok, lo so che questa è assurda, ma è così).
π Senza macchina ogni vacanza o gita fuori città diventa un’impresa. C’è il car sharing, ma insomma, devo ancora trovare una soluzione decente.
π Alla mia macchina ci ero affezionato. Ce l’avevo dal ’96, ci ho fatto un sacco di vacanze, gitarelle, uscite con amici e financo scopate. Quando l’ho mollata al demolitore stavo per scoppiare in lacrime.
In buona sostanza, secondo me dovrebbero provare tutti (per legge, perché io sono assolutista) a stare senza macchina per sei mesi. Utilizzando la bici per circa l’80% dei miei spostamenti, i mezzi pubblici per il resto mi sto trovando benone, pur con qualche limite. Ma in fondo, come diceva la pubblicità del Magnum, la vita è fatta di priorità (o di compromessi, dico io, che poi è la stessa cosa). E lasciamo stare il fatto che poi il tipo della réclame faceva la scelta sbagliata…