La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

18/03/2008

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Filed under: hobby,libri,tecnologia — Oscaruzzo @ 10:49

Finalmente ieri sera ho finito di inserire su Anobii tutti quanti i libri che ho in casa.

Questo Anobii è una specie di droga. Ci puoi mettere tutti i codici ISBN dei libri che hai, dargli un voto ed eventualmente un commento. In cambio lui ti dice quali utenti hanno gusti simili ai tuoi. Ci sono inoltre dei gruppi di lettori, che ogni tanto organizzano anche qualcosa al di fuori del sito.

Il gruppo di Torino, ad esempio, ha dato vita a uno spin-off Equilibristi che cura una specie di serata-concorso assolutamente aperta con un gioco che assomiglia parecchio a “Per un pugno di libri”, organizzato presso il circolo Pueblo con cadenza più o meno quindicinale. Divertente.

Quindi? Boh. Evidentemente in questo periodo ho troppo tempo libero…

14/02/2008

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Filed under: disappunto,tecnologia — Oscaruzzo @ 10:49

I ricercatori (alla radio direbbero: “gli scienziati”) della Plymouth University, in Inghilterra, hanno reso noto che sei primati, lasciati soli con un computer, hanno attaccato la macchina e non sono riusciti nell’intento di produrre una singola parola.

«Hanno inserito un sacco di S – ha fatto sapere il ricercatore Mike Phillips in una intervista – ovviamente non sono di madrelingua inglese.»

Nell’ambito di un progetto di ricerca sperimentale, alcuni studenti e docenti della facoltà di scienze hanno lasciato un computer nella gabbia delle scimmie dello zoo di Paignton, dove risiedono sei macachi.

Poi hanno atteso.

Inizialmente, riporta Phillips, «il maschio alfa del gruppo ha raccolto una pietra e ha iniziato a martellarlo metodicamente».

«Un altra attività verso la quale i macachi hanno mostrato molto interesse, è stata quella di urinare e defecare sulla tastiera».

Entro la fine dell’esperimento, Elmo, Gum, Heather, Holly, Mistletoe e Rowan sono comunque riusciti a produre cinque pagine di testo, costituite principalmente dalla lettera S. Verso la fine del documento compaiono alcune volte anche le lettere A, J, L ed M.

L’idea che una serie di scimmie scrivendo a caso per un tempo sufficientemente lungo possano produrre un testo sensato è attributita a Thomas Huxley, scienziato del diciannovesimo secolo. I matematici utilizzano spesso l’immagine per illustrare il concetto di probabilità.

È buffo, perché pure io in questo preciso momento ho un gran desiderio di urinare e defecare sulla tastiera…

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS…

09/02/2008

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Filed under: imparo,musica,sproloqui,tecnologia,videogiochi — Oscaruzzo @ 18:53

Chi mi conosce sa che tendo ad affrontare le difficoltà con un approccio “ingegneristico”. Questo significa che quando identifico un problema, cerco di analizzare quali siano le possibili soluzioni e quali siano i modi più efficienti per arrivarci. Cerco di massimizzare i vantaggi e minimizzare gli svantaggi. Formulo dei piani, costituiti da una serie di passi elementari, e li affronto in sequenza. Se un certo passo richiede delle informazioni o capacità che non ho, quello diventa a sua volta un problema, da risolvere (ad esempio) cercando qualcosa o qualcuno in grado di fornirmi la competenza necessaria. Questo può portarmi a volte a compiere scelte sorprendenti, ma (di solito) perfettamente logiche se viste all’interno del mio grande piano (grante piano di conkvista di monto).

Tutto questo per dire che mi sono deciso a comprarmi questa cosa.

Un modo pratico ed economico per fare un po’ di moto tutti i giorni, oltre che (en passant) un modo per capire quale sia esattamente questo misterioso legame fra la musica e i movimenti del corpo che la gente chiama “ballo”. Sperando che “stay cool” non voglia dire “stai fresco”…

29/01/2008

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Filed under: pippo,tecnologia — Oscaruzzo @ 15:20

Uff, questi informatici…

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28/01/2008

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Filed under: imparo,tecnologia — Oscaruzzo @ 15:02

Triumphator è un oggettino straordinariamente affascinante, non solo per l’idea in sé, di un ammasso di ingranaggi in grado di effettuare calcoli; ma anche perché, essendo totalmente meccanico, risulta essere anche completamente trasparente nel suo funzionamento.

Come avrete facilmente intuito, l’ho già aperto (ma non smontato, e per ora nemmeno ci penso) e basta davvero osservarlo un po’ mentre le parti sono in movimento per capire praticamente tutta la logica al suo interno.

Molto istruttivo e molto appagante. Peccato che l’hardware moderno non sia così trasparente, avremmo sicuramente dei migliori programmatori.

Per inciso, in rete ci sono un sacco di siti di appassionati di queste robe. Per qualche ragione che non ho capito, sono quasi tutti tedeschi. E quindi incomprensibili. Va be’. Vedremo se sopperire in qualche modo…

22/01/2008

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Filed under: giocattoli,gioia insensata,hobby,tecnologia — Oscaruzzo @ 20:13

Triumphator è arrivato. Eccolo qua, in tutta la sua computazionale possenza.

triumphator

Sei chilogrammi di ingranaggi concentrati in circa 30cm di pura perferzione meccanica. Esegue somme, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni. Emette dei suoni sublimi. Mi fa godere come un maiale.

15/11/2007

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Filed under: assurdo,disappunto,incazzature,tecnologia — Oscaruzzo @ 22:49

Mi sto incazzando come un’ape.

Il Sole 24 Ore

La Stampa
Repubblica

14/11/2007

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Filed under: assurdo,disappunto,imparo,incazzature,internet,pensieri,tecnologia — Oscaruzzo @ 22:02

Non capisco. Tutti parlano di ‘sti benedetti social networks come se fossero la seconda invenzione più interessante della storia dell’umanità.

Tutti vanno pazzi per MySpace, al punto che un sacco di star hanno il loro spazio lì sopra. Chi è un po’ più tecnologico considera MySpace una schifezza immonda (oltre al fatto che è infestata di tredicenni pazze con le loro pagine piene di brillantini e quarantatrè tipi di font) e si riversa quindi su FaceBook. Grafica minimale, tutto personalizzabile, tutto molto open, tutto molto espandibile.

Va bene. Allora mi sono fatto un account su FaceBook. Ce l’ho da un paio di settimane.

Non ho ancora capito a che cazzo serva.

22/10/2007

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Filed under: economia,incazzature,pensieri,tecnologia — Oscaruzzo @ 21:40

Io avrei un’idea di business, però non c’ho voglia di realizzarla, perchè sono scazzato, e inoltre richiederebbe troppi investimenti, troppi contatti, e in definitiva troppa fatica.

Allo stesso tempo mi pare un’idea così buona che prima o poi qualcuno ci penserà (o ci hanno già pensato). Anzi, secondo me questa è una cosa che dovrebbe fare lo Stato. Allora la metto qui, così tanto per rompere le palle a chi in futuro dovesse pensarla e brevettarla (visto che sono contrario a tutti i tipi di brevetto) e se qualcuno volesse implementarla, tanto meglio per tutti.

L’idea è quella di avere una smart-card con (almeno) almeno un paio di megabyte di memoria. Questo spazio dovrebbe essere diviso in porzioni (piccole, diciamo 512 byte) da dare in concessione a vari enti (in maniera analoga a come le frequenze della banda televisiva vengono date in concessione alle emittenti).

L’ente che emette la carta dovrebbe fornire tanto ai titolari delle carte quanto agli enti utilizzatori una chiave pubblica e una privata, da utilizzare secondo algoritmi standard per firmare (ed eventualmente cifrare) i dati sulla carta. Anzi, dovrebbe fornire ai titolari la possibilità di generare una coppia di chiavi e immagazzinare quella pubblica sulla carta. In questo modo solo il titolare della carta sarebbe in possesso della sua chiave privata.

La carta dovrebbe essere scritta solo quando il titolare decide di attivare un servizio presso un ente (ad esempio: aprire un conto in banca). L’ente cifra e firma con la sua chiave un qualche tipo di identificativo dell’utente (utilizzando la propria chiave privata e la chiave pubblica del titolare) e lo scrive sulla carta nella zona che gli è stata concessa. I dati veri e propri, come già succede ora coi bancomat, non sono memorizzati sulla carta, che serve invece solo a identificare l’utente e poco altro. Di un tale dato si può garantire che sia stato scritto da un ente ben preciso e che possa essere letto solo usando la chiave privata del titolare (il che renderebbe inutile la clonazione della carta).

Gli aspetti tecnici della gestione dei dati cifrati e/o firmati e di come/dove conservare le chiavi private sono un po’ complicati, ma c’è un’ampia letteratura in proposito.

Questo oggettino, opportunamente standardizzato, permetterebbe di buttare nel cesso patente, carta di identità, bancomat, carte di credito, tessere del supermercato, tessere millemiglia, tessere del cinema, eccetera. Più vari altri usi interessanti. Che ne so. La porta di casa. Boh.

Se l’ente che emette e controlla la gestione delle chiavi e delle concessioni fosse lo Stato, si avrebbe un parco-utenti enorme con una spesa ampiamente rimborsabile dalla vendita delle concessioni. Gli enti che dovessero utilizzarla avrebbero il vantaggio di non dover essi stessi emettere e produrre tessere, oltre al fatto di aderire a meccanismi standard e garantiti. Per gli utenti, tasche meno piene, maggiore sicurezza, una sola password da ricordare.

Insomma, per piacere, qualcuno faccia ‘sta cosa!

12/10/2007

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Filed under: assurdo,tecnologia,videogiochi — Oscaruzzo @ 23:07

OK, in questi giorni, tra incazzature politiche e tristezze sentimentali, si poteva fare di meglio. Ma siccome io voglio bene ai miei quattro lettori e sono contento se so che si divertono, butto qua un paio di link a due giochini che saranno anche idioti, ma sono comunque in grado di strappare grasse risate, specialmente se riuscite ad organizzare una bella sfida tra amici. Cliccate sulle immagini per andare alle rispettive pagine…

   

Stupendi. Davvero. Provateli. Aggratis. E comunque sul sito ce n’è un sacco di interessanti… (ovviamente dovete avere un PC con Windows (e me ne addoloro); chi ha un Mac o ha Linux, ciccia).  

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