La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

16/07/2007

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Filed under: scienza — Oscaruzzo @ 10:27
dado

Questo dado a venti facce era stato messo in vendita da Christie’s qualche anno fa. È di epoca romana, e non è chiaro esattamente a cosa servisse o cosa rappresentassero i simboli.

Per quanto mi riguarda, trovo che sia un oggettino incredibilmente affascinante. Anche perchè non mi viene in mente nessun modo semplice per realizzare un icosaedro con una precisione passabile…

05/07/2007

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Filed under: assurdo,incazzature,scienza,tecnologia — Oscaruzzo @ 09:23
In questa casa si rispettano le leggi della termodinamica

Questo per dire che questi qua non sono i benvenuti.

03/07/2007

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Filed under: assurdo,scienza — Oscaruzzo @ 08:37

Alcune migliaia di paperelle galleggianti, che hanno iniziato il giro del mondo una quindicina di anni fa, stanno per terminare il loro viaggio sulle coste dell’Inghilterra.

papere

Bellissimo. Qui l’articolo completo.

18/06/2007

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Filed under: assurdo,scienza,tecnologia — Oscaruzzo @ 15:51

Ogni tanto vado a ripescare gli accrocchi vecchi (perché alcuni accrocchi vanno a male col tempo, ma altri diventano vere gemme in grado di sputazzare autentiche soprese).

Questo accrocchio in particolare è un coso che avevo scritto taaaaanto tempo fa che si legge un file di testo e determina per ogni coppia di lettere xy quale sia la probabilità che la lettere seguente sia z. Ad esempio, se il file in ingresso è il testo di Pinocchio, si scopre che dopo le lettere "lp" ci può essere una "e" (probabilità 65,27%), una "i" (13,88%), una "o" (12,50%) oppure una "a" (8.35%). La "u" dopo "lp" non c’è mai (almeno nel testo di Pinocchio), così come non compare mai nessuna consonante (perché nessuna parola italiana contiene robe come "lpc"). Per fare un altro esempio, si vede che dopo "cq" la lettera che segue è una "u" con probabilità pari al 100%.

Tutto questo è molto interessante, ma la parte divertente viene fuori quando uno usa queste statistiche come regole per generare a casaccio delle cose che rispettano le regole di leggiblità delle parole, ma che ovviamente non sono parole. Questo post era stato composto con l’accrocchio in questione, punteggiatura compresa.

Inoltre, tra le parole che si possono tirare fuori dal "Pinocchio" ci sono queste: pino pinocché pinocciglia pinochetta pinochino pinocio pinocomo pinolla pinomeno pinon pinondando pinondò pinone pinonono pinonsi pinonte pinoracche pinorata pinossio pinostro pinosò pinoterva pinotto pinottone pinotò.

Grasse risate.

E usando come input una lista di nomi di luoghi e di personaggi contenuti nel Signore degli Anelli, si ottiene una sfilza di nomi tipo Bilkas, Darkhon, Dorit, Drantiad, Elbor, Estrianon, Ferbucky, Gawalahins, Herua, Maton, Morman, Olor, Paky, Phan, Polf, Samon, Tagil, Thil, Tobran, Urzar, Yato, Yorelëi.

Un generatore automatico di nomi fantasy. Utile.

27/02/2007

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Filed under: natura,scienza,spettacolo — Oscaruzzo @ 11:57
lunarossa

Dopo le stelle cadenti, questa volta è la luna a dare un po’ di spettacolo. Nella notte tra sabato 3 marzo e domenica 4 ci sarà un’eclisse di luna che si preannuncia piuttosto spettacolare. Vediamo se stavolta riesco a convincere qualcuno a fare una spedizione in qualche zona con un cielo un po’ pulito…

Per chi fosse interessato, qua c’è un articolo breve ma esaustivo. In particolare gli orari saranno:

ore 22:30:  inizio eclisse
ore 23:43:  inizio totalità
ore 00:20:  massimo dell’eclisse
ore 00:58:  fine totalità
ore 02:11:  fine eclisse

12/02/2007

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Filed under: scienza — Oscaruzzo @ 12:12

Oggi è il Darwin Day. Ovviamente nessuno ne parla, a parte il buon Bianucci, sul sito de La Stampa. Vabé.

29/01/2007

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Filed under: assurdo,pensieri,religioni,scienza — Oscaruzzo @ 22:38

Imparo imparo imparo (seconda puntata).

I codici miniati (o miniature) si chiamavano così non perché fossero pieni di disegni piccini piccini, ma in virtù del nome dell’inchiostro rosso che veniva ampiamente usato: il minio (quello dell’antiruggine), il cui nome deriva a sua volta dal fiume Minius in Spagna (da cui proveniva il pigmento). Per inciso il minio è tossico e cancerogeno.

Se quando ti metti a urlare veramente (ma veramente) forte senti gusto di sangue in bocca, è meglio che smetti subito (ed è meglio che trovi un altro sistema per sfogare rabbia e frustrazione), a meno che non ti piaccia avere la voce roca per i prossimi tre o quattro giorni.

Bertrand Russell ebbe a dire: «Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c’è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicurassi di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che dubitarne sia un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che stia dicendo fesserie. Se, invece, l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come sacra verità ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra (in un’età illuminata) o dell’Inquisitore (in un tempo antecedente).»

I profilattici extra-large esistono, ma trovarli è difficilissimo (il che è piuttosto buffo visto che se fossero più diffusi ci sarebbero migliaia di persone disposte a comprarli solo per fare un figurone con la farmacista).

Gli americani si appropriano davvero di tutto. Pare che per loro RIP voglia dire "rest in peace" invece di "requiescat in pace", RSVP starebbe per "reply to sender via post" invece di "répondez s’il vous plaît" e così via.

Con un carciofo, un goccio di olio, un po’ di vino bianco, mezzo spicchio d’aglio, un po’ di prezzemolo e un paio di spanne di salsiccia si fa un piattone strepistoso.

Eccetera.

19/11/2006

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Filed under: animali,fauna,filosofia,natura,pensieri,poesia,scienza — Oscaruzzo @ 11:18
stelle

Vabe`. La foto qui sopra l’ho scattata stanotte in montagna. Sono andato a guardare le Leonidi. Ma ovviamente nella foto (che e` stata scattata con un tempo di esposizione di 15 secondi) non ce n’e` nemmeno una. Ne ho fatte un po’, ma durante i fatidici quindici secondi le maledette pietrazze passavano sempre da qualche altra parte. Inoltre la foto non rende assolutamente giustizia nemmeno alle stelle non-cadenti che c’erano. Ma comunque:

Rapporto "scientifico": L’osservazione e` stata effettuata Val Chisone, poco sopra Usseaux, per la durata di due ore, tra le ore 4 e le ore 6. Cielo terso, nessuna luce di paesi o citta` in lontananza, niente luna. Insomma, condizioni ambientali favorevolissime. Le meteore erano discretamente numerose (ma assolutamente non come nel 2001). Ne ho contate 50 in 40 minuti circa (nel 2001, 50 in 5 minuti).

Rapporto "non scientifico". Figata! Una nottata bellissima (poteva essere meglio se c’era un po’ di compagnia, ma vabe`) e soprattutto estremamente istruttiva. Ho imparato un sacco di cose.

Cosa numero 1: Certi animali che avevo visto solo in fotografia, esistono davvero. Nella fattispecie, avvistati una volpe, uno scoiattolo, quattro ghiandaie (lo so che tra lepri, cinghiali, volpi e quant’altro, qualcuno pensera` che vivo nello Yellowstone, ma in realta` non sono uscito nemmeno dalla provincia di Torino…)

Cosa numero 2: Il cielo stellato che vediamo in pianura non e` altro che una penosa caricatura della cosa "vera". Quando ci si allontana a sufficienza dalle luci della citta` e dallo smog, quello che si vede e` uno spettacolo grandioso. Quello che qui e` uno spazio vuoto tra una stella e l’altra, in realta` e` uno spazio strapieno di altre stelle.

Cosa numero 3: Anche se noi viviamo in una fogna, sopra di noi il cielo continua a esserci.

Cosa numero 4: Sono un pessimo oratore. Ho cercato di convincere almeno una decina di persone di quanto passare una notte guardando le stelle potesse essere bello e interessante e unico. Ci sono andato da solo.

Cosa numero 5 (strettamente collegata con la numero 4): Io mi considero un materialista (e me ne vanto). Ma per me "materialista" non vuol solo dire che tendo a rifiutare le idee che non si basano sull’osservazione diretta: vuol anche dire che io vado pazzo per la Materia! La "roba" e` tutto cio` che esiste. E` cio` che siamo. Ed e` meravigliosa. Sapere qualcosa di come funziona, la rende ancora piu` strepitosa. E` piena di poesia e di bellezza. E io quando vedo un arcobaleno sono tutto contento e dico "guarda, c’e` l’arcobaleno!" e penso a come la luce si rifrange nelle gocce d’acqua e quanto il risultato sia bello. E tutti si stupiscono e mi guardano storto perche` e` "solo" un arcobaleno e ormai ho 32 anni. E  quando c’e` una pioggia di meteoriti, io sto sveglio tutta la notte e faccio i chilometri per vederla, perche` e` bella e basta. E di tutte le persone che conosco eche mi accusano sempre di essere un materialista (inteso come uomo gretto), ce ne fosse stata una che si sia schiodata dal materasso.

Cosa numero 6: Quando si vuole guardare il cielo di notte al freddo, e` meglio sdraiarsi sul cofano della macchina (caldo) che non a terra. Ma dopo un po’ anche l’interno della macchina va bene, se e` opportunamente orientata…

Piu` altre varie e variegate. Ma non c’ho piu` voglia di scrivere, quindi ciccia.

17/11/2006

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Filed under: natura,scienza — Oscaruzzo @ 16:47

Arrivano le Leonidi!

Le Leonidi sono meteoriti generate dalla coda della cometa Tempel-Tuttle. La terra ci passa in mezzo ogni 33 anni circa, ma per qualche misteriosa ragione quest’anno dovrebbe andare in onda una replica dello spettacolo visto nel 2001 (o era il 2002? boh).

Si chiamano Leonidi perche` viste dalla Terra sembrano irradiarsi a partire dalla costellazione del Leone (e questo dovrebbe anche fornire un indizio su dove girare la testa per vederle).

In ogni caso, è una cosa che non ha niente a che fare con le scialbissime stelle cadenti della notte di San Lorenzo. Al dieci agosto chi è fortunato ne vede una. Nel 2001 (o era il 2002?) ogni volta che alzavo lo sguardo ne vedevo praticamente una al secondo. Una cosa incredibile. Non ci sono parole per descriverlo.

Per cui, se qualcuno mi legge, faccia in modo di recarsi in montagna (o altro luogo in cui l’aria sia limpida e soprattutto le luci della città siano lontanissime) e si metta in un prato con il naso in su tra le 3 e le 7 di domenica mattina, possibilmente con la propria dolce metà accanto.

Il risultato è assicurato.

A meno che il cielo non sia coperto, chiaramente…

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