La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

26/10/2010

Strani amori

Ho degli hobby strani. Lo so. Alcuni dicono che questo faccia di me una persona strana. Altri dicono che il fatto che sia una persona strana va moooolto al di là dei miei hobby. Tant’è.

In ogni caso, sarà che ultimamente sto troppo bene per preoccuparmi di cose più serie, ho iniziato a ripescare i miei vecchi passatempi. E non solo, ne ho pure aggiunti di nuovi.

Succede quindi che mi stia documentando su OpenCL, in parte con l’idea di utilizzare questa nuova conoscenza in ambito lavorativo, in parte per puro svago. Perché programmare per lavoro è noioso, ma farlo per hobby può essere una goduria unica.

Mi sono iscritto in palestra, anche se questo non è mai stata una mia passione. Mi dicono che ho un po’ di maniglie in più dello stretto indispensabile. Vedremo quanto servirà.

Ho seguito un corso di meccanica della bicicletta (perché non si sa mai) e come conseguenza di ciò mi sono impelagato nel restauro di un vecchio scassone (lo chiamo così ma secondo me ha grandi potenzialità). Non ho ancora capito bene come andrà a finire questa cosa, ma sicuramente è bellissimo vedere un pezzo di acciaio arrugginito trasformarsi sotto le tue mani in una cosa lucida e scintillante.

Ho in programma di fare qualche accrocchio con una scheda Arduino. Di questo non posso dire molto, anche questa forse diventerà una cosa lavorativa, per adesso sono ancora troppe le cose che devo decidere.

E nel frattempo, magari, se mi viene voglia, ogni tanto scrivo qualcosa qui. Colpa dei feed, comunque, ormai non giro più per blog come una volta, non lascio commenti: lurko, come si dice in (orribile) gergo, e trovo già scritto da altri tutto quello che vorrei dire. Mi basta premere un bottone “like” o “share” per sentirmi soddisfatto, ma in effetti non è proprio la stessa cosa. Anche su quello, vedrem.

17/12/2009

Conferme

Magari è la vecchiaia che avanza, e con lei la consapevolezza di non essere brillante come quando avevo vent’anni. O magari al contrario, è l’infanzia che non è mai finita, e la maturità che arrivando non si è mai portata via quello stupido bisogno di conferme e di apprezzamenti che ho sempre avuto.

Qualunque cosa sia, è bello sentirsi dire “sei molto bravo” da qualcuno che a tua volta stimi.

Così.

13/03/2009

Meeting

Filed under: assurdo,lavoro — Oscaruzzo @ 17:36

In foto: io e i miei colleghi stendiamo una versione preliminare del documento di architettura della prossima versione dei nostri prodotti software.

streghe

09/02/2009

Scrivanie

Filed under: gnente,lavoro — Oscaruzzo @ 10:25

Di nuovo al lavoro…

scrivania-mandarini

08/10/2008

Fatica…

Filed under: lavoro — Oscaruzzo @ 18:05

…e siamo solo a metà settimana.

15/09/2008

A ognuno il suo

Filed under: assurdo,lavoro — Oscaruzzo @ 21:19

Ogni attore aspira all’Oscar. Ogni studioso aspira al Nobel. Ogni giornalista aspira al Pulitzer. A cosa può aspirare uno che fa software per radiologi?

<suspance>

Al polipo d’oro.

Lo so. È umorismo bacato. Ma esiste davvero. E non è un ristorante (specialità pesce). È un bitorzolo dorato, proprio con la stessa forma di quelle cose che non vorresti mai trovarti nell’intestino. È un premio. E per inciso, non l’abbiamo vinto noi. Vedremo l’anno prossimo…

10/07/2008

Nessun titolo

Filed under: assurdo,bicicletta,disappunto,gente,gnente,lavoro,sproloqui — Oscaruzzo @ 19:22

Ci sono casi in cui la cosa peggiore che possa succedere è rimanere senza parole. Ad esempio questa mattina, su una pista ciclabile (io in bici, lei a piedi in mezzo alla pista):

io: Perché non passa sul marciapiede?
lei: Perché non ci passi tu?
io:

Ma ci sono anche casi in cui la cosa peggiore è lasciare gli altri senza parole. Ad esempio ieri, al termine di una discussione “vivace” coi colleghi:

io: Ok ragazzi, va bene, però forse a volte sarebbe meglio se ci fosse più diagolo.
loro:

30/04/2008

Nessun titolo

Filed under: lavoro — Oscaruzzo @ 20:22

Son quasi sei mesi che praticamente sullo schermo non guardo altro che tette, e non mi sto divertendo (e non perchè sia gay).

30/09/2007

Nessun titolo

Che periodo strano. Sono preso da una smania, da una insoddisfazione continua. Mi sbatto da tutte le parti, cerco, leggo, faccio, disfo, e sento una insoddisfazione totale. Come se stessi cercando qualcosa, qualcosa che non so cosa sia, ma di certo non l’ho trovata.

Su internet leggo, leggo, leggo, leggo, leggo e sto cercando davvero quella cosa che voglio leggere, ma non so cos’è. E allora giro e giro, ma non trovo niente di veramente soddisfacente.

In casa giro e rigiro  avanti e indietro, sistemo qualcosa, stiro una camicia, faccio qualche riparazione, ma il casino rimane, e comunque non ho un obiettivo preciso, non so nemmeno perché cavolo sto facendo tutto ‘sto casino, tanto in fondo nel disordine ci sono sempre stato.

Sul lavoro non so ancora come girarmi, non so bene cosa ci si aspetti da me, non conosco bene il software che è già stato sviluppato, non conosco bene le ragioni per cui sia stato fatto così, non so veramente da che parte incominciare, e anche questo mi causa una insoddisfazione bestiale, tanto che non ci dormo.

L’amore, cazzarola, l’amore mi distrugge, non ci capisco niente, non so dove sto andando a parare, stiamo facendo melina da sei mesi almeno, e non so più distinguere un passo avanti da un passo indietro, talmente tanti sono i passetti che abbiamo fatto senza che nulla cambiasse.

Gli amici non so, alcuni che sembravano ormai persi tornano e ne sono strafelice, altri mi sembra che spariscano, stanno diventando dei conoscenti, ci si scherza, si ride, ma non mi sembra ci sia un vero affetto, una vera lealtà, una vera amicizia, e non so cosa voglio, se voglio correr loro dietro e cercare di recuperare qualcosa, o se dire basta, siamo cresciuti e siamo diventati distantissimi, anche se abbiamo fatto tanto insieme.

Perfino i soldi, che sono solo dei numeri, non li capisco più, anche loro vanno e vengono, miracolosamente, misteriosamente, in modo assolutamente incontrollato, un momento mi pare di averne d’avanzo, il momento successivo mi si para davanti lo spettro del conto in rosso e del mutuo non pagato.

I miei genitori, cazzarola, la mia famiglia, quando ero a casa si discuteva un sacco, non dico che ci si insultasse, ma almeno ognuno diceva quello che pensava, di politica o di minchiate; adesso che me ne sono andato mi trattano con le molle, quando vado a trovarli mi sento un ospite, uno da trattare con riguardo, non li riconosco.

Sono perso. Ho pochi pochi appigli. E non mi posso fermare un attimo. Uff. Passerà anche ‘sto periodo di merda…

17/09/2007

Nessun titolo

Filed under: fregature,imparo,lavoro — Oscaruzzo @ 22:41

Minchia! Pensavo di cambiare datore di lavoro e invece mi sono beccato tra capo e collo una specie di promozione. Mi ritrovo a non essere più un accrocchiatore qualuque, ma un capo-accrocchiatore. Quello che decide quanto e come le cose devono essere accrocchiate. Che poi è quello che facevo da un po’, solo che il team di sviluppo era composto da me soltanto, per cui non mi sono mai sentito responsabile di nessuno, benché in pratica lo fossi (di me stesso).

Davvero, non me l’aspettavo, è stata una specie di rivelazione con tanto di tah-daaah.

Ma è una sensazione strana, e sono sicuro che ci sia una fregatura sotto. Intanto non è una promozione guadagnata sul campo, ma solo sulla base di una serie di colloqui (in cui peraltro mi pare di essere stato sempre modesto/onesto).

E poi cazzarola, finché nessuno si aspetta niente da te, è facile non deludere nessuno e io so per esperienza di essere capace di essere un mediocre buono, o anche un ottimo scarso, ma non so davvero se saprò essere un sufficiente distinto (meno meno).

Vedremo (niente panico).

Older Posts »

Powered by WordPress