La casa dell'accrocchio Pensieri a manovella

30/11/2008

La mia faccia

Un pranzo dai miei, e mi è venuta la malsana idea di selezionare un po’ di foto da portarmi a casa. Me stesso a dieci anni in punta a una montagna. Me stesso a diciotto anni con gli amici (tra i dieci e i diciotto un buco nero). Poi io a vent’anni in vacanza con compagni e amici del Poli. Io ancora, verso i venticinque e poi verso i trenta, con gli amici di sempre. Prima basso, poi lungo lungo e magro come uno stecco, poi un po’ appesantito, poi di nuovo quasi in forma. Io con una birra, io a carnevale, io a un compleanno, io a una gita a pasquetta.

Non mi riconosco. Mi vedo felice, ma ho ricordi diversi. Mi ricordo di essere stato assillato da incertezze, dubbi, insicurezze. L’idea di essere brutto, di essere strambo, di essere noioso, di essere basso, di essere magro, di essere grasso. Non ero niente di ciò, tutto sommato.

Mi vedo giovane, sorridente, con amici e amiche sorridenti intorno. Avrei potuto godermela di più tutto sommato. E non dirò una cosa tipo “va bene anche così”. È stato uno spreco. Certo, l’importante è che sia finito. Ma che spreco. Che spreco.

08/09/2008

Burn, baby burn

Filed under: cucina,disappunto,fai da te,fregature,imparo,incazzature — Oscaruzzo @ 21:36

Il forno è un elettrodomestico fantastico, assolutamente indispensabile in cucina, ed è anche una grande fonte di ispirazione per nuove ricette ed originali bestemmie, specialmente quando, scongelando una misera pagnotta, succede di toccare una delle pareti col dorso di una mano e sentire un allegro sfrigolio. Già sta spuntando una bella vescica che mi farà trascorrere una notte in bianco. E nessuno ci può fare niente. Anzi, al primo che mi dice di usare il microonde, un papagno sul naso 👿

Uccelli

Filed under: animali,bicicletta,ecologia,fauna,imparo,torino — Oscaruzzo @ 20:33

…nel senso dei volatili, non siate maliziosi. È che oggi, tornando a casa in bici lungo il Po, ho visto (oltre alla solita schiera di germani reali, cornacchie, piccioni e gabbiani mediterranei) un airone cinerino (a pochi metri dalla riva) insieme con una garzetta, un paio di gallinelle d’acqua, tre cormorani e nientemeno che un martin pescatore appollaiato su un ramo.

E meno male che dicono Torino è la città più inquinata d’Italia… E poi, quanti torinesi sanno di vivere in mezzo a tutta questa fauna?

In ogni caso, domani mi porterò la macchina fotografica. Vedrem.

03/09/2008

Meta

Il recente trasloco qui è stato un po’ improvviso, e certamente non annunciato. Però ci pensavo da un pezzo, per un sacco di ragioni, anche se con splinder mi trovavo tutto sommato benino.

Fondamentalmente mi sono spostato per potermi appoggiare ad una piattaforma libera e aperta e di cui potessi essere io l’amministratore. Non tanto perché io sia un idealista, quanto piuttosto perché sono un pragmatico. Conoscere qualcosa del codice e della struttura del DB di WordPress mi permette (come minimo) di sapere con una buona certezza che posso salvare ed esportare tutto quanto ho scritto in questi anni. Per tirar fuori i vecchi post da splinder mi sono invece dovuto affidare a una serie di alchimie da far rabbrividire (e senza nessuna garanzia di funzionamento). Inoltre posso avere un’installazione identica sul mio PC di casa (perché il software è lo stesso) e farci tutti i macelli che mi vengono in mente.

E poi tanti altri motivi. Qui ho un form “ricerca” che funziona. Ho uno spazio mio in cui posso mettere le immagini che voglio linkare. Ho un DB su cui posso giocare in SQL quanto mi pare, tirando fuori le statistiche più assurde (dresdenbell e torelizer hanno entrambi superato i cento commenti, barynia e paguroeremita seguono a debita distanza). Chiunque può lasciare un commento senza necessariamente iscriversi ad alcunché (e se non gli piace il “mostrino” che gli viene assegnato, può avere un suo avatar personale registrandosi su Gravatar con la stessa mail che usa qui per i commenti). Posso aggiungere e togliere pagine personalizzate e scritte in php senza particolari vincoli su cosa contengano e cosa facciano (e sto già pasticciando parecchio su questo fronte). I feed sembrano funzionare ed essere aggiornati istantaneamente.

Infine, soprattutto, avevo voglia di giocare un po’ 😉

28/08/2008

Si riparte

Hah! Eccoci qua. Su questa nuova sbirluccicante installazione fresca fresca di WordPress conto di portare avanti per chissà quanto ancora i miei accrocchi, i miei pensieri, le mie incazzature e le mie sfighe.

Il sito è ancora un casino, devo sistemare in maniera decente il template, rimuovere nessun titolo (ah ah ah), inserire link, plugin e ammenicoli vari, ma almeno i contenuti ci sono. Ci sono i post, ci sono i commenti, si può ripartire.

Accomodatevi 🙂

20/08/2008

Grassezza

A che serve aver studiato chimica al Poli? A risparmiare un po’ di soldi ogni tanto.

Stanco di inzaccherarmi le mani ogni volta che devo legare la bici ad un palo, ho deciso di rimuovere tutto il grasso dalla catena e dal cambio e sostituirlo con del super-tecnologico super-lubrificante super-pulito teflon.

Il mio fornitore di fiducia vende (oltre al teflon spray) delle bombolette di un liquame non meglio specificato in grado di sciogliere e rimuovere il grasso. La bomboletta in questione è tanto costosa quanto poco capace.

Trovi il candidato un modo alternativo per rimuovere ogni traccia di grasso senza danneggiare le parti mobili o la vernice del telaio e senza spendere più di un euro.

La (mia) risposta nei commenti tra qualche giorno.

14/08/2008

Camole

Filed under: animali,cucina,disappunto,fauna,imparo,incazzature — Oscaruzzo @ 22:08

Per la serie “le rotture di palle non arrivano mai da sole”, a casa mia è iniziata una guerra tra specie: uomo contro camola.

Qualche simpatica (si fa per dire) bestiola ha adocchiato un pacco di riso non proprio nuovo e me l’ha riempito di uova, diventate poi bacarozzi e quindi a loro volta farfalle.

Da qualche giorno vedevo queste piccole farfalline svolazzare in giro e le avevo scambiate per falene, finché non mi sono accorto da dove provenissero.

Ne ho sterminate una quantità imprecisata (ma che si misura in decine). Ho buttato via tutti i pacchi di roba aperta (riso, pasta, biscotti, farina). I pacchi sigillati li controllerò duecento volte prima di consumarli, e ho comunque intenzione di finire tutto prima di comprare qualunque altra cosa. Ho sparso in giro per la casa dei fogli di carta adesiva in grado di attirare i maschi (così almeno dice il foglio di istruzioni) e quindi interrompere la riproduzione delle canaglie. Seguiranno misure drastiche tipo svuotamento, pulizia e disinfestazione di ogni singolo angolo della cucina e della dispensa, acquisto di contenitori stagni per contenere pasta, riso eccetera.

Va be’, almeno so che il riso non era OGM. Grrrrrrr.

…e ritorno

Filed under: disappunto,imparo,incazzature — Oscaruzzo @ 18:27

Beh, ho imparato a non dare scontato per nulla. In particolare, a non assumere a priori che l’Italia (e la Liguria in particolare) sia come gli altri paesi europei (stavo per scrivere “civili”, ma va be’) dove in qualunque località di mare (e anche no) si può trovare un campeggio o un bed&breakfast o qualcuno che affitti una stanza. A quanto pare in Liguria i campeggi sono un’eccezione, i b&b sono sconosciuti, e affittare una camera a un turista è considerato sconveniente. In compenso ci sono alberghi a una stella dove per 71€ a notte puoi avere una camera singola senza bagno.

11/08/2008

Chi la dura la vince

Filed under: assurdo,cucina,disappunto,fai da te,imparo,incazzature,sproloqui — Oscaruzzo @ 17:10

Tanto per la cronaca, la soluzione al problema delle cipolle esiste…

29/05/2008

Nessun titolo

Filed under: imparo,pensieri — Oscaruzzo @ 23:30

Varie cose, solo debolmente legate.

Da un po’ di anni in qua l’inverno non mi riserva grandi gioie. Questo è stato uno dei peggiori della mia vita, battuto solo da quello del 2006, seppure per ragioni diverse (e meno male). Eppure è finito. Sono ancora vivo e ho ancora voglia di esserlo.

Ho avuto qualche sprazzo di felicità e ho intenzione di averne prossimamente altri.

“Chiodo scaccia chiodo” è un detto stupido. Non si dimentica nulla. Ogni ferita è una cicatrice che non sparirà. Ogni momento bello è una ricchezza per sempre.

A volte non è necessario capire alcunché. Facciamo ἐποχή, mi disse una persona a cui devo molto, ed era un buon consiglio.

Il Bolero di Ravel è un accompagnamento meraviglioso, peccato che duri solo un quarto d’ora (nel video, una versione ridotta a circa otto minuti per via delle regole idiote di YouTube, ballata da un Jorge Donn in gran forma ma con troppa cipria, su coreografia – stra-famosa – di Maurice Bejart).

Più altre varie ed eventuali.

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